“La serietà del lavoro che tutti i gruppi consiliari stanno svolgendo – ha continuato Amati - e' inoltre dato dalla circostanza che le differenze di valutazione non sono rappresentate a mezzo di tattica politica peraltro incomprensibile, come molto spesso accade, ma declinate con chiarezza e determinazione attorno ad un punto: la maggioranza portatrice dell'interesse a conservare la gestione pubblica dell'acqua e la minoranza sostenitrice della gestione affidata ai privati. E' su questa radicale ed inconciliabile divaricazione che con molta passione si sta sviluppando il dibattito e per tale chiarezza senza infingimenti mi sento di ringraziare tutti.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Per parte nostra sappiamo che il nostro convincimento interpreta il punto di vista della maggioranza degli italiani, che non paiono disponibili a consentire lo svilimento della natura pubblica dell'acqua a mezzo della gestione privata, ed anzi si manifestano convinti ad equiparare ad atti di terrorismo qualsiasi iniziativa diversa sul creato e sulle risorse naturali, anche nel lessico confortati dall'autorevole lettera per la giornata mondiale della pace 2010 scritta sul tema da Papa Benedetto XVI.

Per il futuro – ha concluso l’assessore - spero che il cammino che ancora dobbiamo compiere determini in molti la decisione di unirsi con le parole e i voti alla attuale maggioranza di governo”.