{affiliatetextads 1,,_plugin}“Si fa fatica – continua Pugliese – a trovare motivazioni valide, se non quella che, purtroppo, chi ha la pancia piena non può certo comprendere chi la pancia ce l’ha vuota. Questa insensibilità nei confronti dei ceti meno abbienti fa accapponare la pelle. Piuttosto, bisognerebbe intervenire con un piano concreto di razionalizzazione della Sanità in Puglia, a partire da una sensibile riduzione degli sprechi, delle irregolarità e degli eccessi, quali gli aumenti degli emolumenti degli alti dirigenti ASL, tuttora presenti nel sistema sanitario pugliese. Invece si continuano a proporre chiusure di ospedali (18 in tutto), tagli di posti letto (2200), reintroduzione dell’addizionale IRPEF, per tacere dell’aumento delle benzine.

Questa logica della tassazione sfrenata, che volta le spalle perfino alle difficoltà ed alla povertà, è assolutamente ingiusta, impopolare e inaccettabile, almeno da chi è ancora dotato di un minimo di buon senso”.