In base agli ultimi dati disponibili, nel 2008 il reddito dichiarato ai fini Irpef in percentuale del reddito disponibile (al netto delle prestazioni sociali, nelle quali maggiore è la presenza nel Mezzogiorno di redditi esenti o non assoggettati ad IRPEF) è stato dell’82% nel Mezzogiorno e dell’80,7% nel Centro-Nord. In altre parole, la quota di reddito evasa sarebbe pari al 18% nel Mezzogiorno e al 19% nel Centro-Nord. Con forti differenze regionali: il livello più elevato di evasione si registrerebbe in Veneto (22,4%), seguito da Marche (22%) e Basilicata (21%). A pari merito Emilia Romagna e Calabria, con il 20,6%, seguite da Piemonte (20,4%) e Toscana (19,2%). Lombardia (17,6%) e Sicilia (17,2%) registrerebbero percentuali simili. Le più virtuose Liguria (14,7%) e Sardegna (13,7%).

{affiliatetextads 1,,_plugin}Andamento non troppo diverso se si considera la percentuale di reddito dichiarato sul Pil. Il Mezzogiorno dichiara il 51,2%, il Centro-Nord il 49,5%. In questo caso è il Lazio a dichiarare di meno, solo il 46,7%, seguito dal Veneto (47,6%). A parte la Calabria (49,4%), al Sud si dichiara il 50% e oltre; la Puglia è al 53,2%, e segue la più virtuosa Liguria (56,4%). «Noi non cadiamo di certo nella tentazione di etichettare il Centro-Nord come evasore fiscale – si legge nella nota Svimez -. Questi dati, con tutti i limiti che hanno, mostrano comunque che è il momento di smettere di attribuire tale etichetta al Mezzogiorno: la realtà è che l’Italia non ha raggiunto l’unità economica ma è unificata nell’evasione».

Da rilevare, continua la nota, che «nel Mezzogiorno l’evasione è riferibile ad un numero di contribuenti relativamente elevato che tuttavia evade per importi unitari modesti, mentre nel Centro-Nord al limitato, sempre in senso relativo, numero di evasori corrisponde una massa imponibile non dichiarata rilevante». Quindi l’evasione ha due facce ben diverse, a Nord e a Sud. «Nel Mezzogiorno l’evasione riguarda attività marginali artigianali e di servizio, visibili e diffuse sul territorio, che non pagando i tributi dovuti riescono a rimanere sul mercato, mentre al Nord ad evadere sono contribuenti e imprese ad elevati livelli di reddito...In sostanza si può figurare una evasione per sopravvivenza al Sud e una evasione per accumulazione di ricchezza al Nord».

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