Avetrana (TA) - profonda crisi del settore agricolo ed agro-alimentare. Mobilitazione generale della categoria
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{affiliatetextads 1,,_plugin}I frantoi e gli oleifici sociali della zona, hanno iniziato a chiudere i cancelli ed altri lo faranno nei prossimi giorni per l’impossibilità di ritirare il prodotto appena raccolto, atteso che i prezzi delle olive sono letteralmente crollati a 16,00 € al quintale. Ovviamente, questi prezzi non consentono neanche la raccolta del prodotto che, quindi, nella gran parte dei casi sta rimanendo sugli alberi.
La manifestazione è stata indetta anche a sostegno della contestuale mobilitazione che la CIA nazionale terrà a Roma attraverso due sit-in, uno sotto i Ministeri dell’Economia e dell’Agricoltura ed uno sotto palazzo Madama, in occasione dell’avvio della discussione sulla Legge Finanziaria.
La mobilitazione si articolerà come segue:
- alle ore 05.00 concentramento di mezzi agricoli nelle piazze dei Comuni di Avetrana, Manduria e Sava;
- In tali Comuni è prevista anche la partecipazione di agricoltori e mezzi agricoli provenienti da Comuni di fuori Provincia (Erchie, San Pancrazio, Veglie etc.)
- Verso le 07.00 circa, i presidi si sposteranno su Manduria per concentrarsi sulla Circonvallazione TA/LE ed in particolare sulla zona sud (Via per Lecce) i mezzi provenienti da Avetrana, sulla zona Nord (Via per Taranto) i mezzi provenienti da Sava e sulla zona centrale (Via per Oria) quelli di Manduria provenienti dal centro cittadino (Piazza Garibaldi).
In tarda mattinata, a seconda degli esiti provenienti da Roma, si deciderà se rientrare o se spostare la manifestazione su Taranto ove all’occorrenza, si chiederà un incontro urgente al Prefetto, affinchè i motivi della manifestazione vengano veicolati nelle sedi opportune attraverso l’autorevole intercessione della massima istituzione provinciale.
Siamo ormai ai limiti della sopravvivenza.., ha dichiarato Nicola Spagnuolo, presidente provinciale della CIA di Taranto, se il governo nazionale non interviene tempestivamente
con misure straordinarie, c’è il rischio che chiudano migliaia di aziende agricole. Per questo la C.I.A. chiede
- il ripristino del fondo di solidarietà nazionale;
- la proroga delle agevolazioni contributive previste per le Zone agricole svantaggiate;
- l’accesso al credito con tassi agevolati e con garanzia pubblica;
- la sospensione delle procedure di riscossione dei crediti maturati dagli istituti di credito;
- il ripristino del finanziamento ai contratti di filiera;
- l’erogazione dell’aiuto di Stato fino a 15.000 € ad azienda;
- sgravi ed incentivi tributari e contributivi per la riduzione dei costi produttivi ed amministrativi;
- rifinanziamento delle agevolazioni tributarie per il riordino fondiario;
- riduzione del 50% dell’IVA per l’acquisto delle materie prime e fissazione al 4% dell’IVA sulle nuove strutture realizzate nell’ambito del P.S.R.;
- sospensione dei contributi INPS.
Atteso il grande stato di disagio e di malessere dell’intero comparto, ci si aspetta una massiccia partecipazione di agricoltori con non meno di 250 mezzi agricoli.