Per cui nel triennio in oggetto, il Ministero ha calcolato 93,6 milioni di euro in più rispetto al reale gettito fiscale della Regione Puglia, con la conseguenza di trovare tutte le coperture nel 2011, anche se lo sbilancio riguarda tre annualità. Il Tavolo Massicci (il tavolo di monitoraggio sull’andamento dei conti sanitari delle Regioni italiane presso il Ministero dell’Economia, ndr) ha preso atto che la Regione Puglia ha coperto con la manovra di previsione il disavanzo per il 2010, tuttavia ha obbligato la stessa a coprire questi ulteriori 93,6 milioni di euro.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Purtroppo non abbiamo nessuna possibilità di coprire questa cifra con ulteriori risorse del bilancio autonomo e, quindi, non c’era altra soluzione che azionare la leva dell’addizionale Irpef . Il Ministero ha comunque accolto, dopo una lunga trattativa, la proposta della Regione Puglia di modulare l’addizionale Irpef applicando lo 0,3% per i contribuenti con reddito fino a 28.000,00 euro e lo 0,5% per coloro che hanno reddito sopra i 28.000,00 euro. Siamo riusciti a non farci applicare passivamente lo 0,5% per tutti, così come era prassi consolidata che ci veniva riproposta dal Ministero, ma ad avere una modulazione che potesse alleviare l’impatto per i redditi più bassi.

Nonostante questa situazione, che non dipende da noi e che abbiamo subìto con grande contrarietà, oggi la Puglia resta, ripeto nonostante tutto, la Regione, dal Lazio in giù, con il minore carico fiscale.
Tuttavia, è bene ricordare che fino ad un reddito di circa 8000,00 euro (no tax area, ndr) nulla sarà dovuto e che, comunque, per i redditi di lavoro dipendente e per i redditi di pensione questo aumento andrà ad incidere da gennaio 2012, per cui le buste paga e le pensioni del 2011 non saranno intaccate da questa novità”.