Tutto questo è semplicemente vergognoso e disumano. Se si fosse informato, se avesse verificato fatti e circostanze, il giornalista avrebbe saputo che l’aggressore è stato interrogato dai Carabinieri e che ha risposto, naturalmente, anche sul movente del suo gesto. Un movente che attiene a questioni personali e nulla ha a che fare con quanto, ambiguamente, l’articolo firmato da Lello Vecchiarino cerca di fare intendere. L’aggressore è un disabile ed è umiliante, verso questa persona e i suoi familiari, definire sprezzantemente la sua disabilità come <più o meno accertata>. Ed è una menzogna bella e buona, offensiva per un’intera Comunità, scrivere che Roseto non sia tollerante nei confronti degli operatori dell’informazione.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Condanniamo ogni forma di aggressione e di violenza, anche quella di chi utilizza scorrettamente la possibilità che gli è data dallo scrivere per un giornale. E’ mortificante che un giornale autorevole, una testata giornalistica storica e prestigiosa come “La Gazzetta del Mezzogiorno”, nelle edizioni del suo supplemento locale e più precisamente sulle pagine dedicate a Lucera e ai Monti Dauni, neghi ogni diritto di replica a chi ogni giorno, da due anni, con titoli ad effetto e articoli sempre allusivi, vede stravolta e umiliata la realtà dei fatti. Tutto ciò sta accadendo da quando, qualche anno fa, Antonio Monaco chiese al Comune di Roseto Valfortore un ingente finanziamento a sostegno dell’emittente radiofonica RCR Radio Centro Roseto: il Comune di Roseto Valfortore gli spiegò che avrebbe valutato la richiesta che in quel momento non poteva soddisfare.

Da quel preciso istante, sulla citata emittente radiofonica e su La Gazzetta di Capitanata cominciarono a comparire articoli dai contenuti diffamatori e dai toni evidentemente livorosi nei confronti degli amministratori comunali e di chiunque sia considerato dall’articolista un nemico. Vogliamo continuare a confidare nel ‘nostro’ giornale, nella “Gazzetta”, nella sua storia, nella comprovata professionalità dei tanti giornalisti della “Gazzetta di Capitanata”, inviando questa seconda richiesta – la prima è rimasta inevasa – di esercitare il nostro diritto di replica. Se avremo sperato invano non rinunceremo comunque, con ogni mezzo legittimo possibile, a difendere la Comunità di Roseto da chi ne distorce la realtà per partito preso”.

L’Amministrazione Comunale di Roseto Valfortore