Salvatore Capone, segretario provinciale del PD interviene sulle dimissioni degli 11 consiglieri che hanno consegnato Gallipoli al commissariamento. “Oggi è stata scritta una ulteriore pagina nerissima nella storia amministrativa di Gallipoli. Ancora una volta sono stati gli interessi privati dei soliti noti a prevalere su quelli collettivi dei cittadini gallipolini. Quella siglata oggi, davanti ad un notaio di Maglie, è una dichiarazione di guerra contro i gallipolini onesti, quelli che nonostante l'atmosfera da “terra di nessuno” che negli anni, e ancora oggi, certi “padri padroni” del PDL hanno scientificamente costruito, continueranno sempre a battersi per l'affermazione della legalità e del rispetto delle regole, in quella che vuole tornare al più presto ad essere la città bella, ma bella davvero.

Quando ci sono consiglieri comunali che, a distanza di pochi giorni, prima sottoscrivono lo strumento principe di un'amministrazione pubblica, il bilancio, e poi le proprie dimissioni dal consiglio, quella è la prova evidente che in queste ore un mercato si è svolto, assestando i suoi ultimi colpi, dopo quelli già maturati immediatamente prima l'approvazione del bilancio. Ciò che consideriamo inquietante è che neanche l'ombra di una giustificazione politica ideale sia stata fornita a supporto di certe scelte. Per questo, considerato che non spetta certo a noi farlo, crediamo e speriamo che altri approfondiranno l'eventuale sussistenza di profili di illiceità in ciò che è successo"