L'Accademia a Tremiti, sabato la mostra “Il canto delle Diomedee”: ventidue allievi presentano il risultato di una rielaborazione del mito
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«Il mito è stato assunto non come unracconto da rappresentare ma come un invito alla riflessione sul rapporto fra passato e presente – spiegano i docenti che hanno curato l'esposizione -, un rapporto portato avanti in un percorso didattico che ha privilegiato la ricerca continua rispetto alla consueta esaltazione dell’opera finale.»
Stando alla leggenda che tutti conoscono, i compagni di Diomede si diressero verso le antiche isole su cui ritenevano che avesse fatto approdo il loro amico: da qui il nome di isole Diomedee, terra che coniuga viaggio e approdo ma anche ricerca e sentimenti «Non isola ma isole, non terra dell’approdo non l’Itaca di Ulisse, ritrovamento delle radici e della famiglia – aggiungono i curatori della manifestazione – ma scogli su cui le onde del mare continuamente si rifrangono, nostalgia della terraferma.» Le tre isole, configurate come un piccolo arcipelago, non hanno difatti un centro. La loro stessa conformazione pare suggerire un movimento continuo e incessante, mai la quiete; in sostanza paiono, le Tremiti, isole in dia-logo. «(...) questo non è mare infecondo anzitutto perché ricco di isole… La verità del mare, in un certo senso, si manifesterà là dove esso è il luogo della relazione, del dialogo, del confronto fra le molteplici isole che lo abitano: tutte dal mare distinte e tutte dal mare intrecciate; tutte dal mare nutrite e tutte nel mare arrischiate.» (tratto da Massimo Cacciari).
Il percorso della mostra si snoda dal porto dell’isola di San Nicola fino all’Abbazia, quindi all’interno degli spazi che sono già stati destinati a biblioteca in piazza Vittorio Emanuele. «Si è cercato di segnare con gli interventi esterni dei punti particolarmente salienti che invitassero a proseguire, in una sorta di tracciato mitico, fino al chiostro del Monastero». Alla mostra prenderanno gli allievi dell'Accademia di Belle Arti che frequentano i corsi sopra citati: Gaetano Accettulli, Maria Luisa Bonabitacolo, Bruna Ciuffreda, Mariarosa Comparato, Giuseppe De Cosimo, Olga Delle Vergini, Livia Paola Di Chiara, Teresa Fantetti, Monica Fonseca, Stefania Guerra, Noemi Lazazzera, Alessandro Marinelli, Maria Grazia Martino, Annalisa Nardella, Anna Pipino, Simona Ruotolo, Agnese Sasso, Imma Simone, Lidia Paulina Sroka, Simona Terribile, Angela Vocale. Con questa mostra l'Accademia di Belle Arti di Foggia intraprende ufficialmente il suo cammino di avvicinamento a uno degli appuntamenti più significativi della storia dell'ateneo artistico foggiano, il quarantennale della sua istituzione: che verrà celebrato il prossimo novembre con una serie di appuntamenti di cui naturalmente daremo notizia.
Per informazioni:
Prof. Salvatore Lovaglio tel. 368.3638290
Vincenzo D’Errico, tel. 329.4403366 - 3315983737