C’è da dire che in tutta la regione lo stato sanitario dei vigneti è nel complesso buono, poiché  focolai di peronospora e di oidio, comparsi  in forma leggera, sono  stati ottimamente controllati  dai viticoltori. Oggi simbolico e ormai tradizionale taglio del nastro della vendemmia 2011 nei vigneti di Galatina dell’azienda Santi Dimitri alla presenza dell’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno. Ad accompagnarlo, Carlo Martin Vallone dell’azienda Santi Dimitri, l'enologo dell'azienda Giuseppe Pizzolante Leuzzi, il Presidente di Assoenologi di Puglia, Basilicata e Calabria Leonardo Palumbo e Vito Pavone, esperto vitivinicolo dell’Assessorato regionale, che hanno partecipato alla conferenza stampa in cui sono state rese note le previsioni per l’annata 2011.

qualche dato tecnico

L’accumulo glucidico attualmente  risulta  leggermente in ritardo rispetto alla norma  a causa  di condizioni climatiche primaverili – estive caratterizzate da ritorni di freddo.  Allo stato attuale  la degradazione degli acidi  sembra essere nella norma. E’ ottimo l’indice di maturazione con perfetto equilibrio tra l’incremento degli zuccheri e il contenuto acido delle uve. Non si assiste ad una repentina caduta del quadro acido rispetto all’accumulo degli zuccheri e ciò dovrebbe garantire  la produzione di vini ben strutturati e complessi. Le condizioni meteorologiche che si verificheranno nei prossimi 10 giorni  potrebbero, se caratterizzate da  tempo ancora soleggiato ed asciutto,  migliorare ulteriormente la qualità dei vini che si andranno a produrre.

(* Proiezione a cura dell’Assessorato Regionale alle Risorse Agroalimentari)

Previsioni  Vendemmia 2011 *

                                             2010/hl

%

2011/hl

 %

Incremento %

Produzione complessiva

7.100.000

 

 

6.390.000

 

 

-10%

DOC

750.000

10,50%

766.800

12,00%

+1,5%

IGT

1.628.000

23,00%

1.789.200

28,00%

+5,0%

VINI GENERICI

4.331.280

61,00%

3.450.600

54,00%

-7,0%

MOSTI

390.720

5,50%

383.400

6,00%

+0,5%

La quota dei Vini di qualità DOC e IGT è in aumento: 12% DOC + 28 % IGT = 40% sulla produzione complessiva con un incremento rispetto al 2010 del 6,5 % . L’obiettivo è quello di raggiungere la quota del 50% di vini di qualità. È in aumento la produzione dei vini rosati.

situazione nazionale

Le stime produttive per la prossima vendemmia sembrerebbero indicare nel complesso una tenuta dei livelli quantitativi rispetto allo scorso anno, anche  se in qualche regione italiana la produzione si prevede in calo. La  produzione è ottima  in considerazione di una primavera  in generale  più calda rispetto agli altri anni e di un’estate  che ha garantito una buona escursione termica  giornaliera consentendo, sino ad oggi , una buona e più repentina maturazione delle uve.Tra i produttori  aleggia un’aria di ottimismo in considerazione che la imminente vendemmia verrà affrontata dalle cantine senza giacenze  grazie all’ulteriore incremento della domanda internazionale (+16%) registrata nel primo quadrimestre dell’anno.

meno denominazioni, maggiore forza nella tutela e nella valorizzazione

“Il 2011  - dichiara l’assessore Dario Stefàno -  è stato per la Puglia vitivinicola un anno di intenso lavoro per iniziare a concretizzare gli obiettivi di aggiornamento e riqualificazione dei vini di qualità pugliesi. Il merito bisogna riconoscerlo ai produttori vitivinicoli regionali che con le proposte di modifica di innumerevoli disciplinari di produzione,  con l’istituzione di nuove tre DOC  (Terra d’Otranto, Negramaro di Terra  d’Otranto e Tavoliere ) e con la richiesta di istituzione di ben 4 vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (Primitivo dolce naturale di Manduria , Castel del Monte Rosso Riserva, Castel del Monte Bombino nero, Castel del Monte Nero di Troia riserva) hanno saputo interpretare  gli obiettivi  della politica vitivinicola regionale   volta a  ridefinire la mappa dei vini pugliesi di qualità legandola al connubio “territorio – vitigno”.

“Se sulla carta – spiega Stefàno -  è aumentato il numero delle denominazioni, in realtà si sono preparate le condizioni per ridefinire concretamente le Denominazioni di Origine per comprensori ampi, accumunati dalla presenza di vitigni  autoctoni ( Nero di Troia , Primitivo, Negroamaro). Un passaggio  maturato in seno alla filiera vitivinicola con grande senso di responsabilità che vedrà nei prossimi mesi  avviare dai produttori stessi un percorso di aggregazione ulteriore delle Denominazioni esistenti”.

“L’istituzione di quattro denominazioni di origine garantita  - aggiunge Stefàno - e la prerogativa dell’imbottigliamento in zona per i disciplinari del  “Terra d’Otranto” e del Negramaro di Terra d’Otranto”, evidenziano quanto il produttore pugliese abbia compreso appieno le potenzialità della nostra enologia  e l’importanza di mantenere la ricchezza sul territorio valorizzando i prodotti locali. L’amministrazione regionale non cesserà mai di accompagnare questo meraviglioso processo di crescita interpretato dai produttori vitivinicoli regionali, con l’ausilio tecnico di capaci enologi. Il nostro sforzo è rivolto ad esaltare le peculiarità  di un sistema vocato alla viticoltura e all'’enologia con azioni di supporto per le imprese vitivinicole al fine di migliorare le tecniche di produzione e la qualità  del prodotto  con  azioni di promozione e  di valorizzazione. Il nostro obiettivo  deve rimanere sempre  quello di investire nella qualità inimitabile e irripetibile” .

le denominazioni pugliesi

D.O.C.G.: 1.Primitivo di Manduria Dolce Naturale; 2.Castel del Monte Rosso Riserva; 3.Castel del Monte Bombino nero; 4.Castel del Monte Nero di Troia riserva

D.O.C.: 1. Aleatico di Puglia (in tutte le zone della regione); 2. Alezio; 3. Brindisi; 4. Cacc’è mmitte di Lucera; 5. Castel del Monte; 6. Copertino; 7. Galatina; 8. Gioia del Colle; 9. Gravina; 10. Leverano; 11. Lizzano; 12. Locorotondo; 13. Martina Franca o Martina; 14. Matino; 15. Moscato di Trani; 16. Nardò; 17. Ortanova

18. Ostuni; 19. Primitivo di Manduria; 20. Rosso Barletta; 21. Rosso Canosa (già “inglobato” nel Castel del Monte); 22. Rosso di Cerignola; 23. Salice Salentino; 24. San Severo; 25. Squinzano; 26. Colline Joniche Tarantine; 27. Negramaro di Terra d’Otranto  (in fase di approvazione); 28. Terra d’Otranto  (in fase di approvazione); 29. Tavoliere  (in fase di approvazione).

i  vitigni autoctoni  già riconosciuti dalla regione puglia

Aglianico n.; Aleatico n.; Bianco d’Alessano b.; Bombino bianco b.; Bombino nero n.; Fiano b.

Greco; Malvasia n. di Brindisi; Malvasia n. di Lecce; Negro Amaro n.; Primitivo n.; Uva di Troia n.;

Verdeca b.; Moscatello selvatico b.; Falanghina b.; Pampanuto b. ; Malvasia n.; Malvasia Bianca di Candia b.; Francavidda b.; Impigno b; Notardomenico  n. ; Ottavianello n.; Susumaniello n.

verso una vitienologia tipica regionale

Con D.M. 22 aprile 2011 sono stati registrati nel catalogo nazionale Varietà Viti  altri vitigni regionali quali :  Minutolo B. (con 2 cloni), Maresco B., Antinello B., Somarello rosso N., Marchione B..

Con imminenti passaggi amministrativi regionali queste varietà saranno rese idonee alla coltivazione per il territorio della regione Puglia ed inserite nell’elenco dei vitigni autoctoni.

“Con l’inserimento dei nuovi vitigni nel catalogo Nazionale Varietà Viti – spiega l’assessore Stefàno - la Regione Puglia potenzia quella che è una grande risorsa enologica ncora inespressa pienamente, legata alla peculiarità dei vini ottenuti dalla vinificazione di queste uve pregiate e che l’Assessorato certamente accompagnerà con azioni mirate alla affermazione di una vitienologia tipica regionale.