“Ancora una volta – continua Pugliese – non v’è traccia di riduzioni sostanziali dei costi e dei privilegi della politica, né di misure serie e concrete contro l’evasione fiscale. Invece si continua a spremere il pubblico impiego, già falcidiato dai provvedimenti Brunetta e Gelmini, con inspiegabili sovrattasse. Così come non è condivisibile intervenire sulle pensioni escludendo dal diritto alla maturazione del requisito il servizio militare e gli anni di studio universitario, il che significa intervenire ingiustamente su diritti acquisiti.  Evidentemente, dunque, non sussiste la volontà di creare i presupposti per una svolta a livello socio-economico ma, al contrario, si ribadisce un disegno a tinte fosche in cui i soliti noti pagano il conto salato di una politica economica caotica e ingiusta”.