Spesso chi parla ha bisogno di forzare il senso delle parole e piegarlo alla propria logica. E allora noi diciamo che in crisi è un modello di vita che intendiamo superare e cambiare, ribadendo che non saremo noi a pagare la crisi provocata da speculatori e banchieri. ' tutti diversamente uguali' e tutti diversamente insieme è la nostra mappa,il nostro laboratorio. Un cantiere dove fare le prove di una nuova democrazia, non piegarci, respirare cambiamento, attraversare i sogni, ed è questa la ragione per cui abbiamo fatto appello alle realtà, ai movimenti, agli artisti, ai singoli individui, alle diverse sensibilità, a storie che abbiamo intrecciato e a quelle alle quali vogliamo intrecciarci. Stasera, qui, non solo spettatori ma protagonisti e promotori. In un tempo in cui la crisi, appunto, diventa parte del lessico quotidiano, “tutti diversamente uguali” diventa lo spazio dove sperimentare alternative possibili, stanchi di essere solo percentuali nei dati istat e lontani dal metro di valutazione della borsa di Milano, vogliamo solo rappresentare la capacità di costruire benessere condiviso e collettivo, a partire dalla nostra terra.

{affiliatetextads 5,,_plugin}Dopo nessun dorma del 3 novembre scorso, questa la nostra risposta: impegno politico e sociale contro omofobia, violenza e al degrado. E lo facciamo nell'unico modo che conosciamo, con autodeterminazione e autorganizzazione. “si può vincere solo insieme, costruendo un percorso condiviso, mescolando culture e appendendo al chiodo le appartenenze”. A questa classe politica, dunque, chiediamo rinnovamento, parole nuove e nuove rappresentanze, non sintesi elettorali o preelettorali. Solo così possiamo unirci contro la crisi e contro le pericolose derive omofobe, sessiste e razziste.

Associazione 'incomune' – collettivo kasamatta disobbediente.