Il problema, nato già da alcuni anni, si è riproposto circa un mese fa quando un violento nubifragio abbattutosi su tutto il preappennino dauno settentrionale ha causato addirittura la chiusura della S.P. n. 3 isolando per alcune ore il comune Carlantino dato che l’arteria in questione è l’unica via di collegamento fra il paese ed il resto del mondo. I tecnici della Provincia di Foggia, in quell’occasione, sono intervenuti per ripristinare la circolazione ma il problema è che il fango tolto dalla carreggiata non è stato portato via bensì appoggiato ai lati della stessa o riversato nelle cunette.

In questo modo, è sufficiente una leggera pioggerellina per riversare i detriti nuovamente sulla strada creando un sottile ma pericolassimo strato di melma scivolosa. In questi casi, bisogna percorrere a passo d’uomo l’arteria per evitare incidenti o di finire nella scarpata. Molti sono i disagi denunciati sia dai pendolari che si recano nei centri più grandi per motivi lavorativi sia per gli autobus che ogni giorno trasportano gli studenti a Lucera e a Campobasso.

“Ho telefonato più volte ai tecnici dell’Assessorato ai Lavori Pubblici della Provincia di Foggia ed ho inviato diversi fax allo stesso ente provinciale per chiedere interventi immediati – ha proseguito D’Amelio – le risposte sono state negative perché, a loro dire, non ci sono fondi. Eppure – ha concluso il sindaco - servirebbero interventi minimi che richiedono pochi soldi per mettere in sicurezza non solo la strada ma soprattutto l’incolumità dei miei concittadini che ogni giorno devono augurarsi che non venga a piovere”.