Mentre di concerto con esponenti della Giunta Regionale si è in piena fase organizzativa finalizzata a una grande mobilitazione contro le imminenti prospezioni geosismiche da parte di alcune multinazionali, l’Eni riapre i propri pozzi al largo di Brindisi .

Riteniamo grave ed inaccettabile restare a guardare l’ulteriore, inutile e pericoloso attacco al nostro mare nel momento in cui il sistema economico e imprenditoriale pugliese si è indirizzato verso politiche di sviluppo che hanno nella qualità dell’ambiente il proprio punto cardine.

Chiediamo al Pres. Vendola, al Pres. Introna, all’Ass. Nicastro, ai Pres. delle Province, alle forze politiche, ai sindacati e a tutte le categorie economiche della regione, di mobilitarsi secondo le forme che lo stesso presidente Vendola vorrà intraprendere.