La cosa più scandalosa – continua la Delegazione Puglia – è che i tagli non investono il Ministero della Difesa che, invece, nel 2010 ha dissipato 27 miliardi di euro per le forze armate e la spesa bellica: finanziamenti, per intenderci, 4 volte superiori a quelli che investe, per esempio, nelle Università. Non solo. Oggi, fonti autorevoli, rivelano che fra esercito, marina e aereonautica, i comandanti sono più dei comandati, cioè ci sono più ufficiali che soldati semplici. Per far fronte a questi tagli, poi, in Parlamento è stato presentato un emendamento che prevede per i volontari meno ore di servizio in modo da giustificare una riduzione di stipendio ma ciò non ci sembra, come delegazione, la soluzione migliore per tutti quei giovani che investono risorse, tempo ed energie in qualcosa in cui credono.

A noi la questione partitica non interessa anzi, rilanciamo, a livello nazionale, unità di intenti e coesione per salvare il Servizio Civile, un’esperienza che cambia davvero la vita.

Per far sentire la nostra voce, per far si che questa diventi un urlo che non può e non deve essere ignorato, la Delegazione Puglia si sta mobilitando per una manifestazione pugliese che possa, poi, fare da cassa risonanza a livello nazionale e che porti le altre delegazioni regionali, con cui siamo costantemente in contatto, a mobilitarsi seguendo l’esempio Puglia. Inoltre, è già attivo, al link http://www.petizionionline.it/petizione/non-tagliate-il-futuro-dellitalia/5487 il testo di questo appello su cui raccogliere le più vaste adesioni”.