“Borghi più belli d’Italia”, risultato storico per la Capitanata
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Facendo squadra, i paesi della provincia di Foggia insigniti dell’importante riconoscimento turistico-ambientale assegnato dall’Anci hanno superato le resistenze degli altri quattro Comuni pugliesi facenti parte dei “Borghi più belli d’Italia”, vale a dire Cisternino, Locorotondo, Otranto e Specchia. I rappresentanti istituzionali dei Comuni foggiani presenti alla riunione hanno evidenziato l’importanza storica del risultato ottenuto, soprattutto in vista dell’organizzazione del prossimo “Festival dei Borghi più belli d’Italia” che si terrà ad Alberona, Bovino, Pietramontecorvino e Roseto Valfortore il prossimo anno, nelle giornate del 7-8 e 9 settembre 2012.
Nel 2011, il Festival de I Borghi più belli d’Italia si è tenuto in Emilia Romagna a Dozza, Castell’Arquato e Vigoleno di Vernasca. Il 4 settembre di quest’anno, i tre comuni emiliani hanno passato il testimone ai sindaci di Roseto Valfortore, Alberona, Pietramontecorvino e Bovino per l’edizione del 2012.
Sarà la prima volta in assoluto che il Festival, che coinvolgerà quattro comuni della Capitanata, vede protagonisti due paesi così vicini tra loro: Roseto e Alberona distano meno di 10 chilometri l’uno dall’altro ed entrambi si fregiano di importanti riconoscimenti di qualità turistico-ambientale.
La Puglia, con nove “Borghi più belli d’Italia”, detiene il primato del Sud. La Capitanata, con cinque comuni premiati, è giudicata tra le province con l’entroterra più interessante. Nell’Apulia che eccelle, inoltre, c’è un altro record: il maggior numero di Borghi più belli d’Italia, in tutto il Mezzogiorno, è appannaggio dei Monti Dauni col marchio amaranto a svettare sugli ingressi di Alberona, Bovino, Pietramontecorvino e Roseto ai quali si aggiunge Vico del Gargano. Il club de “I Borghi più belli d’Italia” è nato nel marzo 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell'Associazione dei Comuni Italiani. Per esservi ammessi, i Comuni devono rispondere a una serie di requisiti che attengono anche alla vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi al cittadino.