“Siamo – ha aggiunto – in una fase di transizione, durante la quale dobbiamo reingegnerizzare il sistema e portarlo a un livello nuovo, proattivo, di tutela e di promozione attiva della salute. E’ un processi complesso, che si sta avviando nonostante il piano di rientro. E proprio del piano di rientro stiamo vedendo solo la parte regressiva. Invece il piano di rientro è una grande opportunità. Fino ad ora del piano di rientro si è sentita solo la fase regressiva: la crisi occupazionale e delle piante organiche, le riduzioni, la crisi. Forse il piano ha accelerato troppo violentemente un processo finalizzato a modernizzare il sistema, spostando l'asse dall’assistenza ospedaliera verso altre forme di assistenza. Al centro del nostro progetto c'è tuttavia la tutela della salute dei cittadini.

E tutto il processo di reingegnerizzazione mira a garantire un’assistenza sanitaria sicura per i cittadini ma anche per il personale sanitario di questa regione, che sta vivendo un momento difficile. A loro e al personale dell’assessorato va il mio ringraziamento per il senso di abnegazione che stanno dimostrando, anche con grandi sacrifici personali”. “Da domani – ha concluso – riprenderà il lavoro – chiedo solo un po’ di pazienza per la transizione”. L’assessore uscente, Tommaso Fiore, presentando Attolini, ha fatto il punto sulle principali attività amministrative compiute. Ha definito la Pubblica Amministrazione “un punto politico di alto livello, che organizza il governo delle cose. E nell’assessorato ho tentato di organizzare collettivi di lavoro e mi sono dedicato a rimettere in piedi i controlli interni all’assessorato. Ho affrontato nel suo percorso il tema della precarietà, del confronto, tutt’ora in corso, sul processo di internalizzazione e la legge “4” che contiene anche le nuove regole di nomina dei direttori generali.

Quando fu approvata la legge regionale che ne fissava i paletti generali,con un confronto molto aspro, annunciai in aula la mia intenzione di dimettermi. Sostanzialmente dissi che nel momento in cui si delineano i campi delle battaglie, ognuno deve collocarsi nei posti più utili per quella battaglia. Per far questo ho contato sull'esperienza e le capacità di Ettore Attolini. E condivido la scelta del presidente Vendola perchè garantisce la continuazione del lavoro”. (nlo)