Il “Lupo” che unisce i Monti Dauni. Settima edizione del premio letterario che mette insieme sei comuni
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Dopo il successo riscosso lo scorso anno, la direzione artistica e organizzativa è affidata nuovamente alla Piccola compagnia impertinente di Foggia.Sono quattro le sezioni in concorso, con una novità importante: la sezione “Social” è riservata unicamente ai detenuti delle carceri italiane.I racconti potranno appartenere a qualsiasi genere letterario e saranno giudicati per il valore narrativo e l’originalità dello stile.
Come lo scorso anno, la cerimonia di premiazione (prevista a fine settembre) sarà legata a una rassegna culturale di eventi, aperitivi letterari, incontri con gli autori e workshop di scrittura. Le location degli eventi in programma saranno scelte nei paesi ospitanti, per valorizzare ancor di più il territorio dei Monti Dauni. L’edizione 2011, finora, è stata la più partecipata di sempre con 206 autori: 206 modi per raccontare un territorio, farne rivivere le leggende e trasformarlo nel palcoscenico ideale per popolare di sogni i suoi boschi e i centri storici medievali. Non è un caso che dal 2006, l’anno in cui si svolse la prima edizione, il “Premio Lupo” sia andato crescendo costantemente e sia stato sostenuto, oltre che dalle amministrazioni comunali, anche da Provincia di Foggia e Regione Puglia.
Il concorso ideato sette anni fa ha un duplice obiettivo: valorizzare il patrimonio rappresentato dai comuni dei Monti Dauni e dare un’opportunità di emergere al talento di tante persone, soprattutto giovani, che si misurano con impegno e creatività nell’arte della letteratura. Le storie del “Lupo” descrivono il paesaggio umano e valoriale di un territorio che offre storia, cultura, ricchezza di riflessioni e ispirazione. I racconti raccolti in questi anni nelle antologie del premio hanno il pregio di navigare con le parole tra i colori e le onde emotive che i paesi, le donne e gli uomini di questo piccolo lembo di terra sono in grado di suscitare.