Lettera aperta a Sergio Blasi (Associazione Biblioteca di Sarajevo)
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- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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Non sappiamo se la sua testa è la condizione richiesta dall’UDC per dire di sì ad un’alleanza con il PD al fine di poter vincere le prossime elezioni regionali o è la punizione da infliggere al Presidente per aver osato assumere iniziative di chiarezza, nei confronti di assessori e dirigenti appartenenti al tuo partito, per alcune pratiche e scelte non coerenti con lo spirito dell’Amministrazione da lui guidata.
Nel primo caso non è chiaro se la volontà dell’UDC sia nella direzione di voler proporre un suo rappresentante o sia invece per motivazioni discriminatorie quali quelle di rimuovere una persona diversa nelle inclinazioni, nelle idealità, nei valori. Diciamo questo perché tempo fa abbiamo avuto modo di leggere una intervista ad un dirigente dell’UDC nella quale lo stesso riconosceva la serietà dell’azione politica della presidenza di Vendola, esprimendosi con “è bravo, ma non lo vogliamo”. Questa affermazione è solo pregiudizio.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Sia chiaro che respingiamo fin da ora al mittente l’accusa di “insubordinazione”che potrebbe essere indirizzata a quanti sosterranno Vendola, qualora il PD decidesse alchimie finalizzate a dirigere il consenso su altri candidati. Se questo avverrà, sarà il PD a consegnare a Fitto la Presidenza della Regione. La consegnerebbe il PD, non chi ha creduto e crede in un Paese pulito. Non abbiamo ancora metabolizzato la scorrettezza di Lorenzo Ria quando ha tradito il nostro consenso consegnandolo nelle mani dei nostri avversari e nemici ed ora ci tocca assistere alla dettatura delle condizioni da parte del suo partito, se vogliamo vincere. Non possiamo nemmeno accettare la logica che vede sul banco degli imputati l’unica persona che ha garantito noi cittadini nelle note vicende, per niente esemplari, riguardanti alcuni assessori.
Non è dignitoso per la nostra coscienza, la nostra cultura, i nostri ideali vincere con queste alleanze, con queste persone, con questa politica. Vogliamo combattere, salvando idee e coscienza, anche se sciaguratamente non sarà una giunta di centrosinistra a governare la Regione. La nostra forza sta nella prospettiva che Vendola ha dato alle persone. Una prospettiva che abbiamo condiviso anche quando eri tu ad offrirla nelle elezioni provinciali, dapprima reclamando per te la Presidenza, subito frenata dai burocrati presenti nel tuo stesso partito e poi impegnandoci nella tua elezione quale consigliere provinciale.
Questa situazione di incertezza danneggia, in un periodo prossimo alla campagna elettorale, la comunicazione sull’attività svolta dall’Amministrazione Regionale, in quanto distoglie le persone dal conoscere in quali direzioni ha operato e quali risultati sono stati raggiunti. In questi anni la comunicazione è stata insufficiente, quando erano affrontati e risolti temi che qualificano il nostro essere di sinistra. Al contrario abbiamo assistito ad una propaganda massiccia, ingannatrice e mistificatrice, a volte anche incivile, da parte dell’opposizione, senza una contemporanea smentita chiarificatrice. Ora bisognerebbe puntare l’attenzione su questo aspetto, altrimenti il rischio di vedere soffocato quanto è stato raggiunto potrebbe divenire, questa sì, la vera debolezza della sinistra.
Secondo l’impressione che abbiamo ricavato dall’osservazione dell’operato del Presidente, ci sembra che lo stesso sia stato più volte lasciato da solo nei momenti di maggiore difficoltà, e ciò nonostante le decisioni sono state corrette, coerenti, a volte ammirevoli. Il lavoro immane posto in essere ha davvero bisogno di altri anni di elaborazione ed attuazione.
Ti chiediamo di dare ascolto a queste sollecitazioni che derivano non solo dalla nostra riflessione politica ma anche dalla passione, per costruire almeno in Puglia una realtà nella quale ci sia posto e dignità per tutti, non solo per chi ha voce o denaro o interessi ma anche per chi non ha niente di tutto questo. L’unica persona che può darci tutto questo in un’Italia sporcata, deformata e soggiogata da Berlusconi, è Nichi Vendola.
Con affetto,
L’Associazione Biblioteca di Sarajevo - Maglie