Questo intervento ha il pregio di abbattere i tassi di interesse praticati dalle banche intervenendo tuttavia quando l’investimento è già stato finanziato con credito ordinario. Il che vuol dire che l’aiuto viene erogato sugli investimenti effettivamente ritenuti necessari dagli imprenditori evitando così finanziamenti a progetti che potrebbero non essere mai realizzati.
L’altra particolarità è rappresentata dal fatto che la Regione Puglia, pur avendo attivato dal 23 aprile 2009 una nuova modalità di incentivo agli investimenti nei settori industria e commercio attraverso il Titolo II del Regolamento 1/2009, grazie a queste altre risorse, ha continuato a corrispondere aiuti economici con la vecchia normativa di Artigiancassa a tutti gli artigiani che avevano presentato domanda entro il 23 aprile, così è stato evitato che vi fossero soluzioni di continuità tra il regime Artigiancassa e il nuovo.
“Abbiamo voluto sostenere con grande energia la piccola impresa artigiana – ha commentato la Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo sviluppo economico Loredana Capone – perché rappresenta una porzione cospicua della nostra economia, che si è rivelata capace di fronteggiare con grande vitalità la crisi economica. Secondo gli ultimi dati disponibili il totale delle imprese percentuali è passato dal 20% al 23% del totale delle imprese. Mi sembra la testimonianza vera di una tenuta tenace che la Regione Puglia intende sostenere con ogni strumento: voglio ricordare che alle piccole imprese anche artigianali sono state destinati due avvisi, il Titolo II e lo Start-up che insieme valgono 143 milioni di risorse pubbliche, con l’intervento di oggi superiamo i 158 milioni. “Ma è uno sforzo – ha concluso la Vice Presidente – che vogliamo compiere perché è il lavoro artigianale ad aver creato il made in Italy ed oggi se la Puglia è un brand sempre più riconosciuto a livello internazionale, si deve al lavoro dei nostri artigiani”.
Anche Luigi Sansò, Presidente del Comitato tecnico regionale Artigiancassa, ha voluto sottolineare la vivacità delle imprese artigianali. “Questi dati – ha detto – dimostrano ancora una volta la vivacità delle imprese artigiane che, anche in tempi di crisi, continuano ad investire e a credere nel futuro dello sviluppo economico del nostro territorio. Viene anche confermata la validità del metodo di intervento di Artigiancassa, oggi esteso con le nuove norme, oltre che agli artigiani, anche ai commercianti ed ai piccoli imprenditori non iscritti all’albo dell’Artigianato”.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Gli incentivi a favore degli artigiani
La Puglia è una delle prime regioni in Italia per volume di incentivazione a favore degli artigiani. Dal 2002 ad oggi sono stati finanziati con i fondi del vecchio POR 16.358 investimenti per una cifra complessiva di 1.021.059.000 con un contributo regionale di 202.422.000 di euro. Uno sforzo reso possibile grazie ad una scelta politica che ha consentito di trasferire su questa misura fondi non utilizzati in altre parti del POR. I prossimi investimenti saranno realizzati con i fondi del nuovo Piano Operativo che ammontano, in questa prima fase, a 85 milioni di euro.

Le imprese artigiane in Puglia
Il totale delle imprese pugliesi attive (ultimo dato disponibile, riferito al terzo trimestre 2009) è pari a 340.557. Di queste, le aziende artigiane sono 78.458 cioè più del 23% del totale. Solo l’anno scorso l’incidenza percentuale delle aziende artigiane sul totale si fermava a poco più del 20%.

Cos’è Artigiancassa
Istituita nel 1947 e riformata nel 1952 dalla legge 949, Artigiancassa è una Banca che ha come business la gestione dei fondi pubblici che permettono ai clienti artigiani, aventi diritto, di abbattere i tassi di finanziamento, concessi da qualsiasi istituto bancario nazionale. Nel 1994 Artigiancassa è stata privatizzata e nel 1996 è entrata a far parte del Gruppo BNL (con un azionariato composto per il 73.86% da BNL e per il restante 26.14% da Confartigianato, CNA, Casartigiani e Fedart Fidi); nel 2006, insieme a BNL, è entrata a far parte del Gruppo BNP Paribas.