Il caso di Francioni Gianluca ex azzurro di atletica leggera
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- By Francioni ufficio stampa
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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Tesserato per la società N.A. Fanfulla di Lodi, Francioni ha continuato ad allenarsi allo Stadio "Martini" di Corridonia. A partire dal 2007, l’atleta aveva più volte denunciato la necessità di un urgente lavoro di manutenzione per le pedane dell’impianto, ma i suoi appelli non sono stati ascoltati. Nel Dicembre del 2010, durante uno dei suoi consueti allenamenti, la pedana sulla quale si stava esercitando ha ceduto causandogli la rottura del tendine rotuleo del ginocchio destro. L’incidente gli ha lasciato una invalidità permanente superiore al 10%. Solo in seguito si è provveduto a sistemare la pedana. Il pesista, non essendo riuscito a risolvere la controversia in sede stragiudiziale, assistito dall’avvocato Giancarlo Nascimbeni di Macerata, ha deciso di presentare avanti il Tribunale di Macerata un’istanza di risarcimento danni nei confronti del Comune di Corridonia, del Comitato Corse Ippiche "Martini" che gestisce lo stadio e della società N.A. Fanfulla di Lodi con cui era tesserato all'epoca dell'incidente. Finalmente a distanza di quasi 3 anni dall'accaduto sono venute fuori le prime reazioni. I responsabili del Comitato, hanno dichiarato che Francioni non fosse autorizzato all’utilizzo dell’impianto e che la manutenzione dello stesso fosse stata effettuata con regolarità. La società Fanfulla, invece, sostiene che la responsabilità della gestione dello stadio sia di Comune e Comitato e che la decisione di allenarsi a Corridonia sia stata presa in autonomia da Francioni. L’atleta, alla luce di quanto emerso, ha deciso di porre fine dall’attività agonistica. «Essere definito abusivo dopo tutto quello che ho fatto nella mia lunga carriera portando in alto il nome di Corridonia mi ha lasciato davvero sconcertato», ha dichiarato in una recente intervista riferendosi al Comitato Ippico e al Comune. Probabilmente sulla decisione finale hanno pesato anche le conseguenze dell’infortunio, la cui riabilitazione si è rivelata più difficile del previsto. L’iter giudiziario in ogni caso va avanti. Il prossimo appuntamento in tribunale è fissato per il 22 novembre 2013.