Manfredonia - il 2 Novembre sono i defunti che riempiono la calza ai bambini. Di Franco Rinaldi.
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L'entità; dei doni dipendeva dalle condizioni economiche della famiglia. Tutti i bambini, come credevano, avevano la loro calza riempita di doni.
Anticamente la calza era fatta a mano e rappresentava una modesta attività; popolare.
In qualche calza i genitori mettevano pezzi di carbone per qualche figlio discolo, per fargli capire che erano stati i morti che lo avevano voluto punire per la sua cattiveria.
C'era un detto popolare che spesso le mamme rivolgevano ai figli indisciplinati che così recitava: "Se fe u cattive i murte te mettene i carevùne 'nda cavezette" (se fai il cattivo i morti ti metteranno i carboni nella calza).
Questa usanza è scomparsa da molti anni, sostituita da calze confezionate e piene di cioccolatini, pasticcini e giocattoli che si comprano in bar e supermercati.
Il giorno della Festa dei Morti i ragazzi giravano per le case di parenti e conoscenti con la calza lunga che portavano a penzoloni sulle spalle nella speranza di riempirla di doni al grido "L'Anime i Murte", "A cavezette de l'Anime i Murte".
I pescatori di Manfredonia il giorno dei morti evitavano di uscire con le barche, anzitutto per rispetto dei tanti dispersi in mare e poi perchè per credenza popolare si dice che in quei giorni si teme che si pescano "I ciucchetelle".
Il culto dei morti nella nostra comunità; è ancora vivo, la maggior parte dei sipontini durante i giorni della ricorrenza invade letteralmente il cimitero per deporre fiori sulle tombe dei propri cari defunti.
Grazie a: http://www.manfredoniaeventi.it/news/2008/c281008.htm