Introna su decisioni del ministro Prestigiacomo per Taranto e Brindisi
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{affiliatetextads 1,,_plugin}La Regione non ha competenze in materia ma non può neppure restare inerte di fronte a episodi sconcertanti come quello dei capodogli spiaggiati sul Gargano che, pur malati per ingestione di rifiuti plastici, potrebbero aver perso l'orientamento anche a causa dei sonar e delle esplosioni per la ricerca di petrolio. La Prestigiacomo sta a Copenaghen e i suoi uffici dicono contemporaneamente che per il rigassificatore di Brindisi a due passi dalla case va tutto bene: la Regione rimane invece contraria al fianco del sindaco Mennitti e delle associazioni cittadine. Il Ministro parla al vertice Onu sull'ambiente, ma con una mano nascosta firma il raddoppio della centrale Eni di Taranto, senza alcun ripensamento nonostante la città jonica sia ai primi posti per tumori correlati all'inquinamento. Si tratta di scelte scellerate, che oltre a causare danni alla balneabilità e alla pescosità delle nostre coste, sono di fatto un attentato e un colpo mortale all'agricoltura che è già in crisi.
Oltre a colpire la nostra industria strategica, il turismo. Appena arriveranno i decreti, stia pur sicura il ministro Presitigiacomo che saranno impugnati dalla Regione, da parte mia comincerò da lunedì a Monopoli un viaggio attraverso i luoghi che potrebbero essere colpiti dalle autorizzazioni ministeriali, incontrando le associazioni che si oppongono alle ricerche petrolifere in una delle più belle zone costiere d'Italia”.