E Palese può votare o far votare la Poli?
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- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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“Mentre Vendola commosso ringraziava il parterre del Petruzzelli, coincidenza ha voluto - ha scritto - che lo stesso saluto sia stato riservato dal cerimoniere a D’Alema, ma per il leader del Pd c’è stato un semplice applauso di circostanza”. Nessuno dei quotidiani è riuscito, però, a registrare, neppure per “par condition” preelettorale, i commenti della controparte di centrodestra. E’ fermamente convinta che la claque di Vendola (o, come le chiama Emiliano, le truppe di Vendola) siano le più organizzate su piazza.
Come si ricorderà, debuttarono con l’ormai storica “occupazione” della prima assemblea che il Pd avrebbe dovuto tenere 2 settimane fa per scegliere il candidato. La premessa è stata necessaria per inquadrare anche in questo clima, da super applauditi e non, una campagna elettorale che nel centrosinistra è già diversa da tutte le altre 9, con Vendola ormai paragonato, come “comunicatore”, a Berlusconi.
Aveva bisogno di dimostrare che il popolo pugliese, di cui parla da 2 mesi, è dalla sua parte. E, sia o non sia dipeso dalle sue truppe, c’è riuscito, per di più davanti a Napolitano e alla concorrenza politica: nazionale (G.Letta) e pugliese (Fitto). Per non parlare della concorrenza di Boccia.
E’ già sorprendente che non si sia ritirato per la 2° volta, dopo la standing ovation a Vendola. Come può vincere le Primarie in queste condizioni, da persona sana di mente, per usare la sua stessa espressione, dopo il 1° ritiro, poi annullato? Anzi, a che serve fare le Primarie se Nichi ha già vinto quelle del Petruzzelli, sui media?
Non potrà che vincerle Nichi, meglio di 5 anni fa, quando andò in scena la loro 1° sfida, non al Petruzzelli. E allora Vendola neppure sognava di contare, come partito, sul popolo pugliese o sulle sue truppe, detto pure dai sotto leader del PdL, per evidente invidia. L’unico fatto negativo per Vendola è quel che la standing ovation e il governatore super applaudito hanno fatto capire non tanto a Fitto (che ne è matematicamente convinto da quando perdette 5 anni fa le regionali per 14.110 voti) quanto al sottos. e maggiordomo politico più ascoltato da Berlusconi: Letta.
Nelle stesse ore del Petruzzelli a Roma, Berlusconi incontrava la Poli Bortone; e non c’è quotidiano pugliese che stamattina non consideri rilanciata la sua candidatura alla presidenza regionale per il PdL, in sostituzione di quella di Dambruoso che era stata rilanciata nei due giorni precedenti. C’è di più. Il fatto che Berlusconi abbia voluto incontrare Palese e Distaso a Roma poche ore prima della Poli Bortone è stato interpretato nel PdL pugliese come un’esortazione del premier a rassegnarsi, a non poter essere candidati. La scelta sarà fra Dambruoso e Poli Bortone.
E non è stata fatta subito perché (altra interpretazione nel Pdl pugliese) alla Poli Bortone, il Cav. ha offerto un sottosegretariato che lei, essendo stata ministra, non gradisce. Molto meglio la presidenza regionale. Ovviamente, le interpretazioni della concorrenza, di destra o sinistra, possono essere inattendibili. Ma solo nel resto del mondo democratico. In Italia fanno politica più dei fatti certi.
{affiliatetextads 1,,_plugin}E’ tanto vero che, se sinora nelle 2 coalizioni, non è stato scelto il candidato, con il rinvio di settimana in settimana, è solo perché l’Udc vuol sapere con chi deve allearsi per non perdere. Ormai solo Berlusconi a Roma non sa – o finge di non sapere – che l’Udc e l’intero centrosinistra pugliese (e D’Alema) fanno il tifo perché lui scelga Dambruoso o la Poli Bortone, cioè le due candidature notoriamente più deboli, anche per i sondaggi: Dambruoso perché insufficientemente noto all’elettorato pugliese e la Poli Bortone perché è stata sempre troppo salentina, anche da ministro dell’Agricoltura.
E qui il Pdl ha già perso le regionali con Fitto che restò e continua a restare nella sua provincia, invece di “muoversi” pure nelle altre. Addirittura, nel centrosinistra si dice: “Speriamo che Berlusconi non scelga Palese. E’ l’avversario più temibile per Vendola, che sarà accettato anche dall’Udc dopo le Primarie. Se il Cav. candida la Poli Bortone è anche meglio. Quando mai Palese e gli altri 25 consiglieri regionali dissidenti, nero su bianco e per 2 volte, voteranno e faranno votare per lei o per Dambruoso?”.
Come si ricorderà, debuttarono con l’ormai storica “occupazione” della prima assemblea che il Pd avrebbe dovuto tenere 2 settimane fa per scegliere il candidato. La premessa è stata necessaria per inquadrare anche in questo clima, da super applauditi e non, una campagna elettorale che nel centrosinistra è già diversa da tutte le altre 9, con Vendola ormai paragonato, come “comunicatore”, a Berlusconi.
Aveva bisogno di dimostrare che il popolo pugliese, di cui parla da 2 mesi, è dalla sua parte. E, sia o non sia dipeso dalle sue truppe, c’è riuscito, per di più davanti a Napolitano e alla concorrenza politica: nazionale (G.Letta) e pugliese (Fitto). Per non parlare della concorrenza di Boccia.
E’ già sorprendente che non si sia ritirato per la 2° volta, dopo la standing ovation a Vendola. Come può vincere le Primarie in queste condizioni, da persona sana di mente, per usare la sua stessa espressione, dopo il 1° ritiro, poi annullato? Anzi, a che serve fare le Primarie se Nichi ha già vinto quelle del Petruzzelli, sui media?
Non potrà che vincerle Nichi, meglio di 5 anni fa, quando andò in scena la loro 1° sfida, non al Petruzzelli. E allora Vendola neppure sognava di contare, come partito, sul popolo pugliese o sulle sue truppe, detto pure dai sotto leader del PdL, per evidente invidia. L’unico fatto negativo per Vendola è quel che la standing ovation e il governatore super applaudito hanno fatto capire non tanto a Fitto (che ne è matematicamente convinto da quando perdette 5 anni fa le regionali per 14.110 voti) quanto al sottos. e maggiordomo politico più ascoltato da Berlusconi: Letta.
Nelle stesse ore del Petruzzelli a Roma, Berlusconi incontrava la Poli Bortone; e non c’è quotidiano pugliese che stamattina non consideri rilanciata la sua candidatura alla presidenza regionale per il PdL, in sostituzione di quella di Dambruoso che era stata rilanciata nei due giorni precedenti. C’è di più. Il fatto che Berlusconi abbia voluto incontrare Palese e Distaso a Roma poche ore prima della Poli Bortone è stato interpretato nel PdL pugliese come un’esortazione del premier a rassegnarsi, a non poter essere candidati. La scelta sarà fra Dambruoso e Poli Bortone.
E non è stata fatta subito perché (altra interpretazione nel Pdl pugliese) alla Poli Bortone, il Cav. ha offerto un sottosegretariato che lei, essendo stata ministra, non gradisce. Molto meglio la presidenza regionale. Ovviamente, le interpretazioni della concorrenza, di destra o sinistra, possono essere inattendibili. Ma solo nel resto del mondo democratico. In Italia fanno politica più dei fatti certi.
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E qui il Pdl ha già perso le regionali con Fitto che restò e continua a restare nella sua provincia, invece di “muoversi” pure nelle altre. Addirittura, nel centrosinistra si dice: “Speriamo che Berlusconi non scelga Palese. E’ l’avversario più temibile per Vendola, che sarà accettato anche dall’Udc dopo le Primarie. Se il Cav. candida la Poli Bortone è anche meglio. Quando mai Palese e gli altri 25 consiglieri regionali dissidenti, nero su bianco e per 2 volte, voteranno e faranno votare per lei o per Dambruoso?”.
GIS. da quotidianopuglia.it