L’album “Vado al massimo” di Vasco Rossi 40 anni dopo
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- By Franco
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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La special edition include il cd, il vinile, un inedito libro cartonato e a colori, a cura del giornalista Marco Mangiarotti, nato da una lunga e recente chiacchierata con Vasco, in cui racconta la storia di “Vado al massimo”, la sua esperienza al festival di Sanremo, le interviste a coloro che hanno partecipato alla realizzazione del disco e foto inedite di quel periodo. «Io a Sanremo ci sono rimasto male perché nessuno capiva la mia ironia – ha detto il Komandante a Mangiarotti – Pensavo di andare come Enzo Jannacci o Fred Buscaglione e invece sono stato preso per un drogato, un tossico, un ubriaco, scrivendo solo che sono inciampato e ho buttato via il microfono». Nel cofanetto da collezione, a tiratura limitata, è presente una cartolina per il download gratuito dello storico remix di “Una splendida giornata” e, in versione rimasterizzata, anche il 45 giri culto di “Vado al massimo”, canzone portata al festival di Sanremo, e come b side “Ogni volta”. «Mi interessava vendere canzoni ma facevo concerti solo in tutte le sagre dell’Emilia Romagna fino a quando incontrai Gianni Ravera, il patron del festival di Sanremo, che cercava novità e mi chiese di andare al festival: nonostante la mia risposta di essere un rocker, mi convinse dicendomi che avevo bisogno di una platea nazionale», è il ricordo del cantautore di Zocca. “Vado al massimo 40th Rplay Special Edition” è stato masterizzato da Maurizio Biancani, che ha dato nuova vita alle nove tracce dell’album del 1982, per un ascolto eccezionale come mai avuto prima; Biancani non è solo uno dei più importanti ingegneri del suono della musica italiana, ma è stato anche lo storico fonico della versione originale dell’album “Vado al massimo”.
“Vado al massimo”, considerato uno vero spartiacque della musica italiana, è il primo disco pubblicato per Carosello Records, che vendette allora oltre 200.000 copie restando in classifica per ben 16 settimane, tanto da valergli la certificazione di disco di platino; il titolo è ovviamente legato all’omonimo brano “Vado al massimo” che lo vide esordire sul palco del festival di Sanremo su invito di Gianni Ravera che da buon intenditore, aveva capito che Vasco rappresentava il nuovo rispetto a tutta la musica che circolava allora. In un mercato discografico dominato da cantanti melodici leggeri e da cantautori “politicamente impegnati”, e un crescente interesse radiofonico verso la disco music, il rock genuino e provocatorio del Blasco era qualcosa di raro, quasi unico.
Vasco decise di accettare l’invito di Ravera e mettersi in gioco, seguendo quella sincera urgenza comunicativa che segnò la sua partecipazione al festival come uno dei momenti emblematici della sua carriera che lo hanno consacrato nel tempo come la più grande rockstar del nostro Paese; si presentò in modo rock, spontaneo e irriverente come nessun altro, impersonando lo spirito provocatorio e goliardico sia del testo che della musica di “Vado al massimo” in una performance che rimase impressa nella memoria collettiva di tutta la nazione, un vero e proprio evento della storia della canzone italiana. Ad affiancare il brano “Vado al massimo” ci sono capolavori come “Canzone”, che apre con le strofe dedicate al padre, “Ogni volta” brano intimo e personale che la critica non comprese immediatamente, le intramontabili hit “La noia” e “Splendida giornata”, “Amore... aiuto” che Vasco ha riportato sul palco nel tour dei record di quest’anno.