CON UN CONVEGNO NAZIONALE, TARANTO RACCONTA IL SUO FUTURO
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«La finalità di questo progetto – ha spiegato in conferenza stampa la presidente dell’associazione Amici dei Musei, Patrizia De Luca - è riabilitare il territorio inteso come bene comune e riscoprirne i caratteri identitari. Il paesaggio diventa bene culturale, da intendere nel suo rapporto con le realtà museali e con l’ambiente di cui è parte integrante».
«L’arte da sempre racconta il paesaggio. Accadde per i grandi capolavori del Rinascimento italiano, ma accade anche per le raffigurazioni su antichi vasi e mosaici custoditi all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Istantanee, estremamente fedeli, non solo di culti e miti, ma anche del contesto urbano, rurale o marino in cui muovevano le scene – afferma la direttrice del Museo archeologico nazionale di Taranto, Stella Falzone – così anche Afrodite e Adone, Demetra e Kore, Dioniso, alcune delle divinità presenti nel nostro MArTA, in realtà raccontano la relazione tra il culto e il luogo che assume un’importanza simbolica anche di come il territorio si progetta o si immagina».
«Con il piano Ecosistema Taranto – sottolinea il vice sindaco e assessore allo Sviluppo economico, Gianni Azzaro - abbiamo puntato alla valorizzazione e ad una migliore fruizione del patrimonio storico, artistico, archeologico. L’ultimo tassello è il Just Transition Fund che rappresenta quella auspicata transizione giusta, in grado di puntare sugli ambiti strategici della blue e della green economy».
In quest’ottica, fondamentale il contributo della Casa delle Tecnologie Emergenti Calliope che con le sue attività di ricerca e di innovazione sta fornendo un contributo prezioso al tema del One Health, inteso come equilibrio tra salute umana, animale ed ambientale. «Taranto – commenta il responsabile scientifico del progetto, Rodolfo Sardone – è un territorio in continua innovazione, frutto di un percorso di resistenza e riqualificazione sviluppata sui temi del monitoraggio ambientale, innovazione della pianificazione urbana nell’ottica di una salute globale e sostenibile come obiettivo di tutte le politiche ed investimenti».
Per ideare nuovi scenari è necessaria una visione che abbracci la complessità in modo creativo: salute, ambiente, paesaggio, cultura, arte, architettura, design. «Riteniamo questo confronto fondamentale – commenta Carmelo Di Fonzo dell’ordine Architetti conservatori e paesaggisti della provincia di Taranto - per discutere di tutela e valorizzazione paesaggistica ed ambientale, disegnando nuovi modelli di sviluppo orientati su turismo, cultura e sostenibilità».
Il convegno metterà in luce le risorse culturali e paesaggistiche (dalla civiltà rupestre all’archeologia passando per i paesaggi industriali e urbani), le criticità, le strategie di tutela e gli strumenti ecologici innovativi per la gestione, conservazione e valorizzazione delle bellezze naturali e culturali, per migliorare la qualità della vita e dare un futuro alle nuove generazioni.
La prima giornata del convegno è dedicata alle ricerche sul paesaggio delle associazioni Fidam pugliesi, la seconda prevede un focus specifico sulle criticità del territorio con esperti di progettazione paesaggistica ed ambientale, l’ultima sarà fondamentale per la stesura di un documento programmatico che sancisca le modalità di cooperazione tra associazioni culturali e ambientali e istituzioni.
IL PROGRAMMA IN BREVE
Si comincia venerdì 8 novembre: dalle 15:30 alle 16:30 con la visita guidata al Castello Aragonese, dalle 17 alle 20 i lavori nel circolo ufficiali della Marina Militare con i saluti istituzionali del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e della presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone. Il convegno proseguirà sabato 9, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, sempre presso il circolo ufficiali e, a seguire, la visita guidata alla Cattedrale di San Cataldo. Domenica dalle 9 alle 10 la visita tematica al Museo MArTA e, dalle 10:30 alle 13, l’ultima parte del convegno al circolo ufficiali.