La Francia guarda infatti con grande interesse all’intenzione italiana di ricorrere nuovamente all’atomica per soddisfare almeno il 25 per cento del proprio fabbisogno energetico. E l’intesa Areva-Ansaldo, che coinvolgerà anche Edf e Enel,Non è ancora possibile, secondo quanto riferiscono le parti, definire la localizzazione dei siti nucleari perché c’è ancora da attendere la conclusione dell’iter normativo. Tuttavia, sicuramente al summit dai ministri competenti saranno fatte le prime ipotesi concrete. Previste poi, secondo quanto riferisce la Farnesina, intese sulla formazione di tecnici e la ricerca, la collaborazione nella sicurezza nucleare (radioprotezione e scorie) e nelle esportazioni verso i mercati esteri già interessati alla nascita del nuovo polo energetico. dovrebbe proprio dare il via libera alla costruzione delle nuove centrali nel nostro Paese.

Oltre a una serie di intese di ordine commerciale e industriale, tra le quali spicca una collaborazione tra Sncf e le Ferrovie dello Stato, Italia e Francia daranno vita a una brigata congiunta che fungerà da unità di pronto intervento nelle zone di montagna. Una cooperazione a livello militare per ora poco più che simbolica ma sottolineata in un’intervista a Le Figaro dal ministro degli Esteri Franco Frattini come un primo passo verso la creazione di un esercito europeo. “Se l’Europa vuole diventare credibile nella lotta al terrorismo, la stabilizzazione delle aree di crisi e la sicurezza nucleare – ha spiegato il titolare della Farnesina -, l’Europa deve diventare produttrice di sicurezza e non affidarsi solamente a quella prodotta dagli Stati Uniti”. I cinquemila soldati che faranno parte della brigata saranno ospitati dalle caserme di Torino e Vars.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Al vertice partecipano con la consueta formula di incontri bilaterali seguiti da una plenaria i ministri di Interno, Esteri, Difesa, Sviluppo economico, Trasporti, Cultura e Politiche europee delle due parti, assieme a un nutrito gruppo di imprenditori dei due Paesi. Tra i temi più rilevanti sul tappeto ci sono il contrasto all’immigrazione clandestina e la crisi finanziaria globale, con il caso Grecia in testa, anche se quest’ultima questione non è annoverata nell’agenda ufficiale. I ministri italiani sono stati comunque accolti da rassicurazioni a mezzo stampa da parte del governo francese, il quale ha ribadito che Roma non è un anello debole della catena economica europea e che il deficit italiano non desta alcuna preoccupazione. Una visione pienamente condivisa da Berlusconi, secondo cui l’Italia “sta uscendo bene da questa crisi generale. Come quello francese il nostro sistema bancario si è rivelato molto solido”. (Giampiero de Andreis e Alessandro Biccari, IlVelino)

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