Tarantini: il premier e quelle 30 ragazze. Diciotto serate e 1000 euro a chi restava
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Non solo Patrizia D’Addario, dunque. Per oltre cinque mesi, da settembre 2008 alla fine di gennaio scorso, l’imprenditore pugliese ha reclutato italiane e straniere per allietare cene e incontri nelle residenze del presidente del Consiglio. È stato lui stesso ad ammetterlo il 29 luglio scorso durante un interrogatorio nella caserma della Guardia di Finanza di Bari dove è stato convocato in segreto come indagato per favoreggiamento della prostituzione. Incalzato dagli inquirenti ha fornito dettagli su voli, spostamenti, elargizioni, confermando così quanto era già emerso dalle intercettazioni telefoniche. Nel verbale Tarantini ripete quello che aveva già detto in passato: «Le presentavo come mie amiche e tacevo che a volte le retribuivo ». Ma poi rivela che fu proprio «Berlusconi a presentarmi Guido Bertolaso, come gli avevo chiesto. E poi lo stesso Bertolaso inviò me e il mio amico Enrico Intini in Finmeccanica, ma dopo i primi incontri non è più successo nulla».
Le ragazze
«Ho accompagnato in una occasione Terry De Nicolò a casa del presidente Berlusconi a Roma, tacendo allo stesso gli accordi da me presi con la De Nicolò e la vera attività dalla stessa svolta, se non erro a settembre o ottobre 2008. Io ebbi in tale circostanza a retribuirla anticipatamente nella previsione di una sua prestazione sessuale poi non so se sia avvenuta. Vanessa Di Meglio è una mia carissima amica, che ho conosciuto per il tramite di mia moglie circa 10 anni fa. Da allora ho continuato a frequentarla invitandola a feste nelle quali la riempivo di attenzioni anche fornendole cocaina. Tendenzialmente la stessa non è una professionista del sesso ma all’occorrenza non disdegna di essere retribuita per prestazioni sessuali. Ho anche favorito le prestazioni sessuali della Di Meglio con il presidente Berlusconi in due circostanze a Roma il 5 settembre e l’8 ottobre 2008. Ricordo che il 5 settembre la Di Meglio si fermò a palazzo Grazioli. Sonia Carpendone, detta Monia, era da me conosciuta come una persona che a Milano esercitava la prostituzione, sicché sempre nella prospettiva che la stessa potesse effettuare prestazioni anche in favore del presidente Berlusconi, la invitai a Roma pagandole il biglietto aereo e le spese di soggiorno. La stessa giunse con una ragazza che si presentò come sua sorella che adesso apprendo da lei chiamarsi Roberta Nigro. Non ricordo che Monia e la sua amica si siano fermate quella notte a palazzo Grazioli».
La «Billionairina»
Tarantini si sofferma più volte sugli incontri organizzati con volti noti della tv: «In occasione di un incontro a casa del presidente Berlusconi a Roma il 23 settembre 2008 invitai Francesca Garasi che giunse con tre sue amiche, Carolina Marconi, attrice di Canale 5, Geraldine Semeghini, che nell’estate 2008 era responsabile del privé del Billionaire, che si presentò con una sua amica, e Maria Teresa De Nicolò. In quella circostanza mi limitai ad ospitare Geraldine Semeghini e la sua amica, ma l’unica che ebbe un incontro intimo fu la De Nicolò». Gli viene contestata una conversazione con una donna pugliese e lui chiarisce: «Graziana Capone è un avvocato che avevo conosciuto anni addietro e che ho avuto modo di rincontrare nello studio del mio amico avvocato Salvatore Castellaneta. In quest’ultima circostanza la stessa mi disse che voleva incontrare il presidente Berlusconi sapendo delle mie frequentazioni con lo stesso. Fu così che la invitai a venire con me a Milano dove la presentai al presidente. Io non ho retribuito la Capone Graziana limitandomi ad offrirle il biglietto aereo». «Barbara Guerra l’ho conosciuta a Milano presentatami da un mio amico Peter Faraone, mentre Ioana Visan detta Ana l’ho conosciuta tramite lo stesso Peter o Massimo Verdoscia. Sapevo che Barbara Guerra era una donna dello spettacolo mentre sapevo che Ioana era una escort. L’8 ottobre 2008 ricordo di aver invitato le stesse a Roma unitamente a Vanessa Di Meglio, limitandomi per quest’ultima a pagare il biglietto aereo ed il soggiorno in hotel, quanto alle altre due, che venivano da Milano corrispondendo alle stesse anche una somma di denaro per l’eventualità che potessero avere un rapporto sessuale con il presidente Berlusconi. Ricordo che sia Ioana Visan che Barbara Guerra si fermarono a casa del presidente. Per il 9 ottobre devo escludere di aver corrisposto altre somme di denaro alla Guerra ed alla Visan mentre confermo di non aver corrisposto alcunché a Carolina Marconi». «Quanto all’incontro a casa del presidente Berlusconi del 16 ottobre 2008 non ho corrisposto alcunché a Ioana Visan, Barbara Guerra e a Milena, sua amica, e a Clarissa Campironi, mia amica, limitandomi a sostenere le spese di viaggio e soggiorno poiché le tre venivano da Milano». Il verbale di Tarantini conferma quanto era già stato rivelato da Patrizia D’Addario: «L’ho conosciuta come Alessia in quanto così presentatami da Massimiliano Verdoscia, mio amico nonché collaboratore, poiché io stavo cercando una ragazza da portare ad una cena a casa di Berlusconi. Alla D’Addario rappresentai la possibilità di partecipare ad una cena a casa del presidente Berlusconi riconoscendole il pagamento delle spese di viaggio e di soggiorno a Roma e un forfait di 1.000 euro. Devo precisare che Verdoscia mi aveva parlato della D’Addario come di una donna immagine che all’occorrenza avrebbe potuto anche effettuare prestazioni sessuali. La D’Addario accettò la mia offerta, ma non ricordo se io o Verdoscia acquistammo il biglietto aereo».
Patrizia a Roma
Il racconto coincide anche nella ricostruzione degli spostamenti. Poi si arriva all’incontro: «Dopo aver prelevato Clarissa Campironi che ospitavo nell’Hotel De Russie mi recai unitamente al mio autista Dino Mastromarco a prendere la D’Addario. Credo che Iona Visan, Barbara Guerra e la sua amica Milena abbiano raggiunto palazzo Grazioli con mezzi loro. Né la Campironi né la D’Addario si fermarono a palazzo Grazioli… Confermo che il 4 novembre 2008 mi recai a palazzo Grazioli unitamente a Patrizia D’Addario, Barbara Montereale e Lucia Rossini. Ricordo di aver retribuito Patrizia D’Addario con l’importo di 1.000 euro sapendo che la stessa all’occorrenza si prostituiva ed in tale prospettiva diedi anche a Barbara Montereale, presentatami dalla D’Addario, l’importo di 1.000 euro esclusivamente perché svolgesse il ruolo di donna immagine, nulla diedi a Lucia Rossini, mia amica... La D’Addario mi fu possibile retribuirla solo in seguito poiché quella notte credo si era fermata a casa del presidente. Ricordo in particolare che quella sera dopo la cena io mi allontanai unitamente a Barbara Montereale ed a Lucia Rossini per tornare nei rispettivi alberghi, mentre Patrizia D’Addario rimase a casa del presidente in quanto mi disse di volergli parlare di una sua questione privata. Solo il giorno dopo seppi dalla stessa D’Addario che avesse passato la notte a palazzo Grazioli».
Le amiche
Tarantini afferma che in alcune occasioni le ragazze hanno partecipato gratuitamente agli eventi. «Il 21 ottobre 2008 ricordo di essermi recato a palazzo Grazioli insieme a Mary De Brito, Stella Schan e Donatella Marazza, tre mie amiche conosciute per il tramite di un’altra mia amica. Si trattò di una semplice cena ed io non ho retribuito alcuna delle tre... Non ho retribuito in alcun modo tali Maria Esther Garcia Polanco detta Maristel e Michaela Pribisova con le quali ho viaggiato da Roma a Milano con il presidente Berlusconi il 26 novembre 2008... Quanto alla mia frequentazione nel centro Messegué del 28 novembre, posso dire che sono andato con la sola Maristel senza averla retribuita in alcun modo ». Gli viene chiesto di una cena del 2 dicembre e lui dichiara: «Non ho retribuito in modo alcuno Luciana Francioli, Manuela Arcuri, Francesca Lana, Stella Maria Novarino per l’eventualità che avessero una prestazione sessuale con terzi, ed escludo che le stesse fossero dedite ad una attività di prostituzione». Non va così per il 10 dicembre, a palazzo Grazioli: «Ricordo di aver pagato tali Karen e Niang Kardiatou detta Hawa 1.000 euro ciascuna prospettando loro l’eventualità di una prestazione sessuale con il presidente Berlusconi. Nessuna delle due, peraltro, si fermò. Quanto alla festa del Milan del 15 dicembre del 2008 ricordo di aver pagato Karen ma esclusivamente perché facesse atto di presenza».
I volti della tv
L’imprenditore pugliese ammette che il 17 dicembre 2008 «portai a palazzo Grazioli Linda Santaguida e Camilla Cordeiro Charao, pagando la sola Camilla Cordeiro Charao che si fermò dal presidente». La prima è stata riserva all’ Isola dei Famosi , l’altra è stata la valletta del programma Scorie su Raidue. Poi Tarantini parla di altri eventi: «Il 23 dicembre portai Carolina Marconi e Graziana Capone a casa del presidente limitandomi a pagare le spese di viaggio e di soggiorno alla sola Graziana e nessuna delle due rimase. Il 6 gennaio 2009 andai a Villa Certosa in Sardegna insieme a Barbara Montereale e Chiara Guicciardi e Clarissa Campironi ma non pagai nessuna delle tre. Il 14 gennaio ricordo di essere andato a casa del presidente Berlusconi insieme a Guicciardi Chiara e Letizia Filippi, ma non pagai alcunché. Al di là di quanto riferito non ho in alcun modo retribuito le ragazze indicate o altre né ho in alcun modo favorito l’esercizio della prostituzione delle stesse in favore di persone diverse da quelle indicate. Quando accompagnavo le ragazze a palazzo Grazioli le facevo sedere sui sedili posteriori in quanto i finestrini posteriori della mia autovettura erano oscurati avendoli fatti sostituire nel settembre del 2008 se non ricordo male. Tale accorgimento era volto ad evitare che i giornalisti o altre persone potessero guardare nell’auto… Quando mi approssimavo a palazzo Grazioli avvertivo un responsabile della sicurezza del mio arrivo e quindi una volta giunto al portone la prima guardia avvisava altri del nostro arrivo. Entrati nel cortile venivamo accompagnati ai piani superiori dove venivamo ricevuti».
Guido Bertolaso
Alla fine del suo interrogatorio Tarantini parla della natura del suo legame con il premier e dichiara: «Io ho voluto conoscere il presidente Berlusconi ed a tal fine mi sono sottoposto a spese notevoli per entrare in confidenza con lui e sapendo del suo interesse verso il genere femminile non ho fatto altro che accompagnare da lui ragazze che presentavo come mie amiche tacendogli che a volte le retribuivo. Gli ho solo chiesto di presentarmi il responsabile della Protezione Civile, il dottor Guido Bertolaso, in quanto volevo che Enrico Intini mio amico con il quale avevo stipulato un contratto di collaborazione, potesse esporre allo stesso Bertolaso le competenze del suo gruppo industriale nella prospettiva di poter lavorare con la Protezione Civile. Una sera il presidente Berlusconi mi presentò Guido Bertolaso con il quale in seguito mi sono incontrato unitamente ad Enrico Intini. Bertolaso ci inviò a Finmeccanica ma poi, dopo i primi incontri con tale dottor Lunanuova, non è successo più nulla. Voglio infine precisare che il ricorso alle prostitute ed alla cocaina si inserisce in un mio progetto teso a realizzare una rete di connivenze nel settore della Pubblica amministrazione perché ho pensato in questi anni che le ragazze e la cocaina fossero una chiave di accesso per il successo nella società».
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