Ma vediamo in dettaglio cosa ha in serbo per noi il Governo. In piena crisi economica che ci sta oramai proiettando verso un autunno di stenti è al vaglio del parlamento la cosiddetta Legge Bavaglio, così indicata dai cronisti in quanto è una legge che cerca di sopprimere la libertà di informazione e il diritto del cittadini ad essere informato e ad informarsi! La suddetta legge quindi da un lato impone dei divieti, dall'altro aggiunge delle forti punizione verso chi trasgredisce:

{affiliatetextads 1,,_plugin}1) divieto di pubblicazione di intercettazioni e riassunti di intercettazioni fino alla chiusura delle indagini preliminari che come si sa, in Italia possono durare fino a 4/6 anni. Nel frattempo il marcio non sarà conosciuto dai cittadini e quindi se questa legge fosse già in vigore noi non avremmo saputo di Bertolaso, di Verdini, di Grossi e Gariboldi, dell'assessore lombardo Prosperini, del consigliere Pennisi, dello scandalo Protezione Civile e G8, degli affari della famosa Cricca, del ministro Matteoli, dell'ex ministro Scajola e delle sue case etc, etc estendendo il segreto anche in atti pubblici non più coperti da segreto.

2) Gli editori dei giornali che violeranno questa norma dovranno versare dai 64.500 ai 465 mila euro per volta.

3) Le intercettazioni dovranno essere predisposte solo in presenza di "importanti" elementi di reato. Quindi non potranno praticamente essere utilizzate intercettazioni ambientali, telefoniche, internet se non si è sicuro che l'indagato e già colpevole. Non rientreranno più quindi tra i mezzi investigativi per scoprire i reati.

4) Le intercettazioni potranno durare massimo 60 giorni.

5) I cronisti che violeranno la consegna del silenzio saranno sospesi per tre mesi dall'Ordine dei giornalisti (sarà questa la vera punizione) e subiranno una condanna penale da sei mesi a tre anni di carcere (che potrà trasformarsi in sanzione pecuniaria, però).

I giornalisti che lavorano presso una delle sei reti che controlla direttamente Berlusconi non avranno nulla da ridire visto che molto spesso sono ridotti a semplici yes man. Ma i giornalisti autonomici, freelance, gli editori non allineati invece avranno molto da temere. Là dove Berlusconi non è riuscito ad acquistare coi soldi quindi, ci prova con la legge.

Per il resto gli italiani possono aspettare. Di certo Mediaset non è in crisi e c'è da aggiustare la faccenda della giustizia e dei magistrati.