E’con ironia mista ad amarezza che nel suo intervento sulla ricostruzione abruzzese post-terremoto parla della Casa dello studente donata all’Aquila dalla Regione Lombardia preannunciando un avviso di garanzia per lui e per il presidente lombardo Roberto Formigoni.

{affiliatetextads 1,,_plugin}PROBABILE INDAGATO – Qualche aspetto non è chiaro. L’immobile sarebbe stato costruito su un terreno della Curia, con un contratto che prevede la concessione in comodato d’uso del terreno per 30 anni, trascorsi i quali la Curia diventerà titolare della struttura. La Procura vuol far chiarezza proprio su questo punto e ha provveduto ad inviare una relazione alla Corte dei Conti per verificare un eventuale danno erariale. “Oggi è la giornata della solidarietà e dell’amicizia tra due popoli, quello lombardo e quello abruzzese, che si rinsalda”, aveva affermato il governatore lombardo il 4 novembre 2009, all’inaugurazione della struttura, nascondendo i retroscena della vicenda. Formigoni evitava di precisare che la nuova casa dello studente, che può vantare 128 posti, costata 7,6 milioni sostenuti da Regione Lombardia e realizzata dalla società regionale Infrastrutture Lombarde spa, sarebbe un giorno entrata a far parte della proprietà della Curia, e non della Regione Abruzzo o della Provincia dell’Aquila o del Comune, o dell’Ateneo del capoluogo abruzzese. Cosa c’era da nascondere? Secondo Formigoni dopo 30 anni la Casa, “realizzata in legno, fra 30 anni sarà inutilizzabile e il terreno verrà rimesso a disposizione”. Ma il consigliere regionale lombardo del PD casa dello studente laquila Abruzzo, avviso di garanzia per il  governatore (PdL)?Giuseppe Civati, al proposito, aveva fatto osservare: “Mi sono documentato sul sito di chi l’ha costruita. Leggete qui, la prima risposta alle Faq: «una casa in legno può durare centinaia d’anni, è solida quanto una casa in calcestruzzo». Secondo me, il gruppo Rubner (che realizza Blockhaus fin dal 1964) potrebbe anche offendersi (e andrebbero immediatamente avvisate le 10000 persone nel mondo che hanno acquistato case del genere)”.

AVVISO GIA’ SFIORATO - Gianni Chiodi, Commissario delegato alla ricostruzione del quale già qualcuno chiede le dimissioni, è stato recentemente tirato in ballo anche nell’ambito delle inchieste sulla Protezione Civile e degli appalti per le emergenze e i grandi eventi. I magistrati di Firenze, infatti, hanno reso pubbliche alcune intercettazioni che sorprendono il presidente della Regione Abruzzo al telefono l’imprenditore Riccardo Fusi, indagato per corruzione e associazione a delinquere. Nelle registrazioni saluti, inviti ad incontrarsi, infine uno scambio di recapiti. “Mi ricordo perfettamente quel giorno – faceva sapere Chiodi declinando ogni responsabilità – ero a Roma per la riunione dell’ufficio politico del Pdl e c’era naturalmente anche Verdini. Che mi disse: ti voglio far conoscere una persona. Per questo mi passò quella telefonata. E io per un gesto di mera cortesia, risposi e diedi il mio cellulare. L’ho fatto per lui, che è il coordinatore del partito, ma l’avrei fatto anche per Bersani se me l’avesse chiesto”. Insomma, se nelle vicende del G8 ci è andato vicino, il governatore questa volta potrebbe essere coinvolto direttamente. Parola di Chiodi.

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