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Il disco è il risultato di un lungo lavoro di studio e ricerca che i due musicisti hanno eseguito sui più importanti compositori della musica della tradizione classica napoletana di '800 e inizio '900 . Infatti, il progetto raccoglie i brani - per la prima volta nella storia registrati professionalmente – di Giuseppe Martucci, Alberto Curci, Alfredo D'Ambrosio e Luigi de Felice.
Gli autori presentati nel disco sono tra i primi che, nonostante ai tempi godessero di una fama internazionale, compositore opere anche per il popolo, andando così a superare il tradizionale confine tra “musica colta” e “musica popolare”.
Collegamento:
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Rocco Roggia e Riccardo Natale, spiegando il motivo della scelta del titolo, affermano:
"I Greci chiamavano ποίησις l'arte derivata dal verbo ποιέω, che significa «fare, produrre» creare qualcosa che prima non esisteva. La creazione aveva quindi a che fare, nel pensiero greco, col mettere al mondo qualcosa, dandole vita propria. Questa creazione aveva quindi a che fare, nel pensiero greco, col mettere al mondo qualcosa, dandole vita propria. Questa aveva quindi a che fare, nel pensiero greco, col mettere al mondo qualcosa, dandole vita propria. Questa concezione della creazione artistica come atto concreto, è il tratto comune che abbiamo ritrovato nello studio di questi autori. di fama internazionale) abbia sentito fortemente l'esigenza di scrivere per il popolo nel linguaggio del popolo.Il risultato di questa fusione è un riconoscimento nei sentimenti più comuni che contraddistinguono la napoletanità".
Il disco, che è stato presentato in anteprima ad agosto all'Appia Antica Chamber Music Festival e successivamente a settembre al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, è stato prodotto da Promu Label che riconferma il suo impegno ad investire sui giovani talenti e ad offerta al mercato musicale classico prodotti sofisticati e di alta qualità.
“Poiesis” è supportato da “Musitaly” , iniziativa patrocinata dal Parlamento Europeo e dal Ministero della Cultura, che si propone di crescere e promuovere il meglio della musica Made In Italy nel Mondo.
Elenco tracce:
1 - Alfredo D'Ambrosio: Serenata op. 4
2 - Alfredo D'Ambrosio: Canzonetta op. 6
3 - Alfredo D'Ambrosio: Aria op. 22
4 - Alfredo D'Ambrosio: Introduzione e umoristico op. 25
5 - Giuseppe Martucci: Sonata per violino e pianoforte op. 22
io Mov. Allegro appassionato
II Mov. Andante con moto
III Mov. Allegro molto
8 - Luigi de Felice: Impressioni zingaresche
9 - Alberto Curci: Polacca per violino e pianoforte
Promozione:
Sito web: Promu – Marketing per la musica
Instagram: Promu - All For Music (@promu.pagina)
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Da venerdì 29 ottobre sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “IO SAPEVO NUOTARE”, il nuovo singolo di TOMMASO NOVI.
“Io sapevo nuotare” è il grido, la rivendicazione, di tutti quei bambini finiti in fondo al mare per colpa di un mondo adulto folle e scellerato. È un dialogo fra le vittime e l'elemento naturale, dove questo non appare carnefice ma custode di un ultimo desiderio, terreno, espresso con urgenza, affinché tutti possano vedere l'orrore impunito.
Spiega l’artista a proposito del brano:“Capita che il mare ci restituisca il corpo esanime di un figlio, adagiandolo sulla battigia con una delicatezza così fuori luogo da bucarci gli occhi e bruciarci il cuore, mentre pieni di vergogna guardiamo i suoi vestiti colorati.”
Leggi tutto: Tommaso Novi presenta il nuovo singolo "Io sapevo nuotare"
Attività in campo e tecnologie smart a basso impatto ambientale per tutelare la biodiversità. Tutto questo con il progetto BEST, del programma Interreg Grecia-Italia, che prevede studi e attività di monitoraggio su scala regionale, anche rispetto alle specie aliene presenti sul territorio. La prima azione pilota interessa il Mar Piccolo di Taranto e l’area tra Polignano a Mare, Monopoli, Fasano e Ostuni; la seconda il Salento. Proprio da Taranto, sono partiti gli Infoday sul progetto. Si è tenuto, a tal fine, un incontro nella sede dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro in via Duomo allargato a istituzioni locali, associazioni ambientaliste, ordini professionali, studenti, associazioni di categoria, mondo accademico e cittadini.
Leggi tutto: CON IL PROGETTO BEST STUDI E TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA BIODIVERSITÀ
C’è il mito di Ifigenia rivisitato con danza, musiche e parole che accompagnano l'evoluzione del racconto della fanciulla, che arriverà a compiere un atto di coraggio per il bene del suo popolo. C’è la ninfa Dafne della quale s’innamora Apollo, il più bello tra tutti gli dèi. Lei si ritrova vestita da sposa, seguita da un intero corteo di creature silvestri. Ma fugge. Ci sono anche Perséfone e Demetra che scoprono l’inganno teso da Ade e scandiscono le stagioni tra regno dei vivi e regno dei morti. C’è, soprattutto, una città- Taranto- che vuole riscoprire le sue radici e lo fa con ArchiTa, il Festival del Teatro Antico. Dal 29 al 31 ottobre, eventi, ma anche visite guidate a palazzo Amati e laboratori di archeologia sperimentale per adulti e bambini: un’offerta culturale di altissimo livello per una tre giorni imperdibile. Un cartellone che vanta spettacoli di levatura nazionale, ai quali si accede gratuitamente e su prenotazione. Ancora pochi i posti disponibili.
Il Centro Studi Pugliese di Diritto Sanitario, in collaborazione con gli Ordini degli Avvocati di Bari, Foggia e Trani e con il patrocinio del Sole 24 Ore, ha organizzato per il giorno 29 ottobre 2021, alle ore 15,30 nella sala del Consiglio dell' Ordine degli Avvocati di Bari, un convegno dal titolo “Il danno non patrimoniale: la perdita del rapporto parentale e gli altri pregiudizi estranei all'art. 138 del Codice Assicurazioni”.
BEST, tra i progetti strategici del Programma Interreg Grecia-Italia con protagonista la Puglia, entra nel vivo e da Taranto partono gli Infoday che si svolgeranno nei diversi territori interessati. Obiettivo è la tutela e la conservazione della biodiversità, attraverso studi e monitoraggio, anche mediante l’utilizzo di tecnologie smart a basso impatto ambientale.
Si tratta di una rete di sensori posizionati in aree rurali e costiere che consentiranno di monitorare numerosi parametri ambientali e climatici. Attraverso i risultati, verrà creata una banca dati che, nel tempo, permetterà di valutare l’andamento dell’evoluzione della biodiversità e di intervenire tempestivamente su criticità e minacce.
Leggi tutto: TUTELARE LA BIODIVERSITA’ DEL MAR PICCOLO DI TARANTO