Parola d’ordine: “autenticità”. Gente comune e personaggi illustri, luoghi più o meno noti, aneddoti, racconti, immagini particolarmente suggestive: verrà presentata ufficialmente domani la guida turistica “Taranto, la città dei due mari”.
Una scommessa che sta già registrando grandi consensi e che vuole dare un contributo al riscatto di questi luoghi, nell’ottica di una loro crescente fruizione turistica. “Taranto è una città meravigliosa e allo stesso tempo autentica, conserva un fascino indiscusso che merita di essere raccontato”. Ne è convinto l’editore Attilio Posa che, non a caso, ha deciso di dare vita a una collana interamente dedicata al mondo dei viaggi, delle culture e della arti, partendo proprio da Taranto. Si chiama “Itinera” e abbraccerà numerose regioni del sud Italia. Ma, per ora, si comincia proprio con il capoluogo ionico.
Arte, storia, archeologia e natura si fondono in queste pagine, suggerendo al turista itinerari variegati. Cenni storici sulla città e consigli su come programmare il viaggio: tra città vecchia e luoghi simbolici (piazza Fontana, ipogei, Mudi, chiese di San Cataldo e di San Domenico, Castello Aragonese e tempio dorico), borgo nuovo (Marta, tombe a camera, Concattedrale e Villa Peripato), passando per possibili attività all’aria aperta (pescaturismo, escursioni a contatto con i delfini o nell’oasi La Vela). E ancora: il mar Piccolo e i citri, il fiume Galeso celebrato persino da Virgilio e Orazio e le isole Cheradi. Uno spazio è riservato anche al progetto “Taranto Opera Viva” dell’artista Alessandro Bulgini e ad alcuni personaggi legati alla città, da Archita a Paisiello, fino a Gio Ponti. Immancabili, poi, gli itinerari a piedi o in ape calessino, le vie dello shopping, i luoghi caratteristici in cui pernottare o fermarsi a mangiare (soprattutto le cozze, l’oro nero della città).
Tutti invitati, quindi, domani venerdì 14 dicembre alle ore 18:30 a Palazzo Pantaleo, nel borgo antico di Taranto. Tra le autorità che hanno già confermato la loro presenza: il presidente della Provincia Giovanni Gugliotti e l’assessore comunale alla cultura Fabiano Marti. Interverranno, inoltre, il direttore di Posa Edizioni Attilio Posa, l’autrice Carmela D'Auria, l’editore e storico Piero Massafra di Scorpione Editrice, il presidente di Confguide Taranto Giovanni Colonna.
LECCE. Si intitola “Trappole” il secondo libro di Pino De Luca edito da Il Raggio Verde nella collana “I racconti del Terroir” che dopo il successo del primo volume, Le rape di Santino, consegna ai lettori una nuova e intrigante storia impreziosita dall’immagine in copertina firmata da Angelo Arcobelli, in arte WeA.
E dalle rape alle pittule il passo è breve. Precisamente ventisei giorni. Si conclude a San Martino, infatti, il primo romanzo noir di Pino De Luca dove sullo sfondo di una immaginaria San Marcellino si consuma l’omicidio di Menella. Non una donna qualsiasi ma il primo amore del professore di latino e greco che ha scelto di vivere da solo nella sua Villa in campagna. Tra gli amati libri e la sua “cucina” il baluardo che lega i sapori di tradizioni ancestrali al senso della convivialità e dell’amicizia più autentica. Soprattutto quella con Dario “Cipolla” che nel secondo libro della tetralogia, Trappole, ritroviamo in coppia con Santino alle prese con un nuovo caso che sposta la scena del crimine a Brindisi. La vigilia dell’Immacolata è alle porte. Victor detto lo zingaro, perché di origini bosniache, appena uscito dal carcere, viene freddato mentre è in compagnia di suo figlio Vladi che resta ferito. Chi lo ha ucciso e perché?
Una nuova storia, un romanzo di formazione per alcuni personaggi chiave già nel primo romanzo di cui è possibile notare l’evoluzione, il taglio psicologico che si fa sempre più preciso e i temi sociali che lo scrittore Pino De Luca – è il caso di dire – sa “cucinare” e servire con sobrietà ma analisi chirurgica. A differenza del primo, occupano la scena anche le donne: Betty, Matilde, Daniela… ma lasciamo al lettore il gusto di scoprire connessioni e intrecci che portano alla risoluzione del caso arrivando a scandire un nuovo tempo… quello della magia della Notte di Natale.
Il libro, in anteprima nazionale e quasi in continuità con il tempo della stessa narrazione, si presenterà nel giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre ore 18:30 al Grand Hotel di Lecce (nei pressi della Stazione, in viale Oronzo Quarta). Dialogherà con l’autore il giornalista e scrittore Raffaele Polo. Ingresso libero.
Pino De Luca, classe 1958, nato sotto il segno dei pesci ha ancora una moglie e due figlie. Tempo fa anche un cane. Docente di Informatica all’IIS “E. Fermi” di Lecce, dopo una vita trascorsa tra scienza e peccato, approda all’E(t)nogastronomia nella quale si cimenta con la medesima pignoleria con la quale ha affrontato cose molto più serie ma anche molto più tristi. Collabora con il Nuovo Quotidiano di Puglia per svariati anni, scrive per VinoWay di Birra e Distillati e annovera numerose pubblicazioni tra le quali Regole e Diritti per essere cittadini (Sapere 2000), un libello sulle storie di Baldasar Castiglione, una triade di testi elettronici di Informatica e Telecomunicazioni. Da quando la vita si è allargata ha collaborato alla trilogia di Pierpaolo Lala e ha pubblicato “Per Canti e Cantine” (Ed. Kurumuny), un racconto nel libro “Caro Ulivo ti scrivo” edito da il Raggio Verde e il primo di questa serie del Terroir: Le Rape di Santino, sempre per le edizioni de Il Raggio Verde.
Autore: Pino De Luca
Titolo: Trappole
Collana: I racconti del Terroir
Edizioni Il Raggio Verde
dicembre 2018
€ 12,00
ISBN 978-88-99679-60-6
Dai corsi di lingua a quelli di arrampicata, un mese di corso intensivo per diventare il perfetto Babbo Natale. 9.240 euro per diventare il vero eroe di grandi e piccini
Dicembre, tempo di luci colorate e bambini coi nasi all’insù che aspettano impazienti l’arrivo di un simpatico nonnino barbuto vestito di rosso. Spesso ci capita di incontrarne qualcuno nei centri commerciali o in giro per le piazze ma, se l’improvvisazione non paga in nessun campo, c’è chi già nel 1937 a Midland, nel Michigan, ha messo in piedi una vera e propria scuola per diventare il perfetto Babbo Natale.
Nella scuola americana, oggi ancora in attività, gli aspiranti Babbo Natale costruiscono giocattoli, guidano slitte, danno da mangiare alle renne e imparano molte altre cose. E in Italia? In mancanza di una accademia dedicata abbiamo provato a calcolare l’investimento da sostenere per passare da un semplice tizio vestito di rosso a un vero professionista del Natale. La cifra? 9.240 euro per un mese di corso intensivo!
Nel calcolare la spesa media sono state prese in considerazione alcune delle principali attività svolte dal nostro eroe del Natale. Con le relative paghe orarie richieste dai professionisti che impartiscono lezioni nelle diverse categorie di servizi disponibili su ProntoPro.it
Per tutti gli aspiranti Babbi Natale italiani non intenzionati a trasferirsi oltreoceano, la prima cosa da fare è iniziare a studiare le lingue per leggere le letterine e interagire con i bambini provenienti da ogni dove. Per tre ore di lezione al giorno, la cifra media da mettere in conto è 69 euro, con prezzi che variano dai 15 euro orari dell’inglese ai 28 euro del cinese e dell’arabo.
Non può poi mancare una sana dose di esperienza nell’intrattenimento di grandi e piccini e nella perfetta espressività del proprio corpo: con un corso di teatro si può certamente ovviare a tutto questo. I costi da mettere a budget? 100 euro per 5 ore di lezione a settimana.
Dopo aver imparato a parlare in più lingue e a muoversi in modo disinvolto in pubblico, è il momento di passare al look. Trucco, parrucco e abbigliamento. Partiamo dalle rughe e dalle gote rosse: sulla base dei preventivi raccolti da ProntoPro, per un’ora di corso di make up occorrono 40 euro. Per un perfetto abito su misura, invece, sono necessari in media 800 euro.
Per aiutare a immergere sempre più il professionista nello spirito natalizio, arriviamo alle abilità fisiche. Dopo aver cosparso le renne di polvere magica, Babbo Natale e la sua slitta si levano in volo e planano sulle città, pronti a scendere nei camini delle nostre case. Ma quanto costa imparare a volare? Un corso per l’ottenimento dell’attestato di volo da diporto o sportivo (VDS)costa mediamente 3500 euro. A questo va poi aggiunto un corso rapido di arrampicata… perché dai camini bisognerà anche uscire, dopo essere entrati! La spesa? 150 euro per mezza giornata di lezione.
Se avete dunque deciso di entrare per sempre nel cuore di grandi e piccini, lavorando solo un giorno all’anno a capo di una stramba impresa di buffi omini vestiti di verde, non vi resta che iniziare a studiare!
Corso di lingua: 3 ore al giorno x 5 giorni = 15 ore x 4 settimane = 60 ore (60 ore x 23 euro orari = 1380 euro)
Corso di teatro: 5 ore a settimana x 4 settimane = 20 ore (100 euro x 4 settimane = 400 euro)
Corso di make-up: 1 ora a settimana x 4 settimane = 4 ore (40 euro x 4 ore = 160 euro)
Abito sartoriale: 800 euro
Corso da pilota: 3.500 euro
Corso di arrampicata: 5 giorni a settimana x 4 settimane = 20 giorni (150 euro x 20 giorni = 3.000 euro)
Non si può scindere il binomio Cuba-Musica, in quanto lo stile del popolo cubano è strettamente legato a questo fenomeno che condisce tutti i momenti della loro vita, sia in forma di canto, di esecuzione strumentale che di ballo. Questa è una riflessione dedicata a chi non conosce Cuba, oppure a chi la conosce solo superficialmente e ne associa la musica a quello straordinario fenomeno “danzereccio” esploso nelle sale da ballo in questi ultimi anni. Parlare di musica cubana equivale a descrivere una ricetta di un piatto incredibilmente saporito e ricco di ingredienti di cui la musica dell’Havana è probabilmente l’ultimo, ovviamente solo in senso cronologico, dei componenti.
Dal 3 dicembre 2018, “Ok silenzio” è stato pubblicato in forma digitale in tutte le piattaforme online. L’ultimo lavoro di Max Deste, ispirato dalla pratica della meditazione, è dedicato a Chögyam Trungpa Rinpoché, uno dei più celebri lama tibetani, fuggito avventurosamente dalla sua terra natale durante l’occupazione cinese nel 1959, che ha adattato i preziosi insegnamenti della sua cultura a quella occidentale, dando vita al lignaggio Shambhala, di cui l’autore è membro, oltre che direttore di un centro molto attivo nella Svizzera italiana.
Leggi tutto: E’ uscito “Ok silenzio”, il nuovo album di Max Deste
8 Dicembre, ore 18:30 - Si accendono le luci nel borgo antico di PRESICCE. I vicoli, piazza Villani, la chiesa madre e la colonna di Sant’Andrea si trasformano, esaltando il loro fascino come uno speciale addobbo di luci per le feste natalizie. Uno scenario fiabesco che rievoca l’antica tradizione del Natale. L’accensione delle luci è stata programmata per l’8 Dicembre, Santa Lucia, giorno che da sempre segna l’inizio dei festeggiamenti Natalizi.