La Poli Bortone va da Nichi «Nuovo modo di fare politica»
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Non sono venuta per una poltrona. Abbiamo parlato di Fiera del Levante, ma solo come strumento per supportare l’internazionalizzazione delle nostre aziende. Credo che il confronto andrà avanti».
{affiliatetextads 1,,_plugin}NUOVA POLITICA - Poli Bortone è sembrata alquanto soddisfatta tanto da definire l’approccio di Vendola «un nuovo modo di intendere la politica». Anche perché nelle linee programmatiche del governatore potrebbero spuntare pezzi di priorità scritti dalla senatrice salentina per le elezioni di marzo scorso. Più esplicito Sansa che ha voluto chiarire la differenza tra le opposizioni in Consiglio e la specificità del laboratorio Puglia. Tanto da definirlo «un punto di riferimento per gli assetti nazionali». «Abbiamo voluto ricordare— ha sostenuto il coordinatore regionale dell’Udc — che il nostro ruolo d’opposizione rimane inalterato. Ma su alcuni temi si possono trovare forme di convergenza. Se son rose fioriranno? Me lo auguro, o meglio spero che Vendola faccia tesoro della nostra apertura. A partire dalle questioni che ci stanno a cuore come il federalismo, il welfare e il sostegno socio-familiare». In definitiva, se l’Udc prima delle elezioni guardava alla sinistra riformista (impersonificata dal solo Partito democratico), come possibile interlocutore, ora lo spettro potrebbe essere più ampio. La palla passa a Vendola — conclude Sansa — che con il buon governo deve dimostrare di dare risposte anche all’elettorato centrista.
LE CRITICHE - Diametralmente opposta l’analisi di Rizzi: « Il presidente della Regione ha fatto scelte opposte alle idee dell’alternativa comunista e la prossima composizione della giunta testimonierà la lontananza dai problemi dei lavoratori. Ci vuole gente capace che riesca a sconfiggere la piaga del precariato e dare un futuro alle generazioni che verranno». Critico, per la vicinanza di Io Sud e Udc, il Pdl che accusa i due leader di aver lavorato per la vittoria del centrosinistra. Nino Marmo, consigliere regionale non usa mezzi termini: «Delle due l’una: o tali "avversari" erano in realtà alleati di fatto, e Vendola pertanto "cortesemente" li ringrazia; o egli ha inteso deliberatamente compiere un atto di "scortesia" nei confronti dei rappresentanti del 44% del popolo pugliese che ha votato centrodestra. In questo secondo caso sappia che il suo mancato invito altamente ci onora».