“Ho fatto il presidente di seggio per 25 anni – dichiara – e basta leggersi le norme che regolano lo scrutinio per comprendere che il responso del Tribunale Amministrativo Regionale non può essere che uno: la conferma della piena legittimità dei risultati che hanno determinato la nostra vittoria e la sconfitta di chi mostra ancora una volta di non accettare il verdetto delle urne”.

{affiliatetextads 1,,_plugin}“I rappresentanti di lista del centrodestra sono consapevoli di non poter ribaltare il risultato, nell’immediato svolgimento dello scrutinio non hanno trovato nulla da eccepire e non hanno sollevato contestazioni. Le tre schede oggetto dell’analisi del Tar saranno assegnate nello stesso identico modo di come furono assegnate al primo turno e spiego il perché: la prima, giustamente dichiarata nulla, non riporta alcun segno sul nome dei candidati sindaci e nella preferenza indica un candidato consigliere inesistente con la dicitura MARI. La seconda scheda riporta il segno sul mio nome e la chiara indicazione della preferenza al nostro candidato consigliere Sorda, la presunta ‘segnatura’ della scheda è solo un arrampicarsi sugli specchi. Anche nella terza scheda è chiaro il segno sul nostro simbolo e la preferenza a nome ‘GENTI’ è un elemento che non fa testo. Ripeto, in sede di scrutinio i rappresentanti di lista non hanno espresso alcuna contestazione, i verbali sono immacolati. Tra l’altro avremmo già vinto al primo turno, se una scheda da ritenersi nulla non fosse stata assegnata alla minoranza. Gli esponenti del centrodestra si rassegnino: cinque anni di opposizione gli faranno bene”.


Nicola Apicella

Sindaco del Comune di Roseto Valfortore