Il Bari Jazz Festival, con direzione artistica del M° Paolo Lepore, in occasione dell’undicesima edizione trascende le differenze fra generi e propone artisti che, pur accomunati dall’amore per il blues, dialogano trasversalmente con diversi stili. Come vuole suggerire il tema proposto, i solisti e le band che vedremo esibirsi al festival sono quasi sospesi fra “Blues e Avant-Garde”, musicisti che travalicano barriere di genere, coinvolgendo e appassionando chiunque si accosti alla musica con vivacità, entusiasmo e apertura. Troppo spesso il blues viene considerato una forma musicale relegata al passato, rimasta prigioniera di canoni e stilemi dal sapore stantio. Al contrario, negli ultimi anni il blues ha dimostrato di essere una musica vitale, in costante evoluzione e ricca di fermento creativo. Questi musicisti portano avanti una ricerca di nuove forme espressive, avendo però metabolizzato il calore della musica afro-americana, contaminandola e reinterpretandola con propria sensibilità, personalità ed estetica.
Su Faceboo la stanno implorando di non andare a suonare. Utenti e fan scrivono da giorni sulla bacheca del profilo (ufficiale) di Irene Grandi, da quando è stato annunciato un concerto, il 7 agosto, sponsorizzato dall'Enel alla centrale di Cerano, provincia di Brindisi, in riva al Mare Adriatico. Le chiedono di rinunciare, di non salire su quel palco, di ascoltare le loro storie. Di rendersi conto. Così le spiegano che quella di Cerano, dove suonerà anche Simone Cristicchi nell'ambito della ressegna "correnti musicali", è anche detta "la centrale assassina". La centrale della morte. Quella dell'Enel 'Federico II', è infatti una centrale termoelettrica a carbone e per estensione è la più grande centrale a carbone d'Italia e una tra le maggiori d'Europa, con un'estensione di circa 270 ettari. Le sostanze che rilasciano i composti solubili che emette negli anni hanno contaminato suolo, sottosuolo e falda idrica. I contadini hanno rinunciato ai raccolti, i casi di cancro sono oltre la media europea.
Nel 2005 il sito web istituzionale (www.provincia.ta.it), un anno dopo il giornale on line Terraionica.it (www.terraionica.it), nel 2008 l’apprezzato servizio di rassegna stampa e video on line pubblicato sulla home page nello spazio Media News. I risultati premiano le scelte dell’Amministrazione guidata dal presidente Gianni Florido nel settore della comunicazione: oltre 40 milioni di pagine visitate per il portale dell’Ente e centinaia di migliaia di contatti per la rivista on line a cui hanno collaborato gratuitamente una quindicina di giornalisti. Eppure, la voglia di cambiare è forte, tanto che Terraionica.it si è rifatto il look: nuove rubriche, più spazio al territorio, più voce ai consiglieri provinciali.
Primo step in casa pugliese per la nascita della Macro Regione Adriatico Jonica. Partirà infatti da Bari il 17 settembre, con un Focus tematico dedicato a energie rinnovabili e reti di collegamento nell'ambito della Fiera del Levante, il progetto per la realizzazione della "Macro Regione Adriatico Jonica" da realizzarsi entro il 2014. Il progetto rientra nella più vasta strategia dell'Unione Europea di definizione di macro-regioni composte da paesi europei e paesi in preadesione. Le regioni che aderiscono all'iniziativa della Macro Regione Adriatico Jonico sono il Friuli Venezia Giulia, il Veneto, l'Emilia Romagna, le Marche, l'Abruzzo, il Molise, la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e naturalmente la Puglia, regione quest'ultima scelta dal governo nazionale per avviare il progetto proprio "per il suo ruolo strategico e la sua posizione geografica". I paesi invece sono oltre all'Italia, la Slovenia e la Grecia (paesi dell'Unione Europea), i paesi balcanici (paesi in preadesione).
Per la Cassazione l'espressione "sporco negro" pronunciata da un italiano mentre aggredisce persone di colore è un’aggravante della discriminazione dell’odio razziale. Lo ha stabilito la Corte di cassazione penale che con la sentenza n. 28682 della sezione Seconda, del 21-07-