Continuiamo lo studio sulle ragioni dell'esistenza in italia di questa frattura sociale che porta all'odio fa gli opposti schieramenti politici e cerchiamo di capire da chi proviene tutto questo. Studiando un po di titoli del giornali berlusconiani quali "Libero", "Il Giornale" e la "Padania" si evince in che modo è stata studiata ed organizzata questa campagna d'odio rivolta a minare le fondamenta della vita sociale italia secondo due percorsi, la destrutturazione dell'unità nazionale e l' adorazione del grande capo al quale tutto è concesso.
Leggi speciali per le manifestazioni, divieti di orario, limitazioni di itinerari, pene più dure per chi «interrompe» e mostra «atteggiamenti di dissenso», come se uno a un corteo andasse solo in nome del pensiero unico. Alle manifestazioni e ai comizi come allo stadio: chi sgarra entra nella black list degli indesiderati. Dopo quello per i tifosi, anche un Daspo per la politica. E una volta blindate le piazze vere, il governo provvederà a blindare anche quelle virtuali con leggi speciali per chi usa il web per, dice il ministro Maroni, «istigare alla violenza».
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Italiani coglioni se votano a sinistra, infermità mentale per chi non vota cammarata, corte costituzionale organo politico non di granzia, magistrati eversori, comunisti, estremisti, metastasi della democrazia, ridicolizzazione dell'opposizione che porterebbe miseria terrore e morte, eversione dei giudici. Chi è quindi che fomenta lo scontro sociale in Italia?
Se i cittadini non dovessero confermare un sindaco come Cammarata e un buon governo che hanno operato così bene, dovrebbero essere ricoverati per infermità mentale tutti. (da Ansa, 5 maggio 2007)
[Riferendosi a Prodi] Ho bisogno di un killer. Ma non c'è nessuno disposto a farlo, al momento. (da Libero, 21 novembre 2006)
Lei è più bella che intelligente. Non mi interessa nulla di ciò che eccepisce. (citato in Berlusconi attacca Rosy Bindi: "È più bella che intelligente", La Repubblica, 8 ottobre 2009)
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"L'Italia resta un Paese a due velocità. Al Nord si viaggia a trecento chilometri orari grazie a treni ad alta velocità mentre da Napoli in giù i treni procedono ad una media 'teorica' di settanta chilometri orari a bordo di carrozze vecchie e sporche. E così, mentre dalla Puglia si continuano ad impiegare dodici ore di media per raggiungere le grandi città del Nord, Trenitalia domenica scorsa ha annunciato con orgoglio che da Firenze occorrono soltanto 37 minuti per raggiungere Bologna, un'ora e mezza per Milano, due ore e mezza per Torino, due ore per Venezia e un'ora e mezza per Verona.
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Gabriele Rossetti (Fabrizio Gifuni), importante professionista residente in Svizzera, torna a San Vito, in Puglia, per l’ultimo saluto al padre moribondo, Ernesto (Sergio Rubini). Il ritorno nella terra natia e l’incontro con i parenti porta Gabriele indietro nel tempo e gli fa rivivere la sua infanzia. Il piccolo Gabriele (Guido Giaquinto) è un bambino vivace che vive con il padre, la madre Franca (Valeria Golino) e lo zio Pinuccio (Riccardo Scamarcio). Tra la paura per l’uomo nero e le visioni fantastiche, Gabriele cresce subendo le aspirazioni frustrate del padre, con l’unico conforto della compagnia dello zio, sciupafemmine allergico al matrimonio e alle responsabilità.
Mercoledì 23 dicembre, ore 17, manifestazione del gruppo “No al carbone”. Per dire “no” alla nascita di nuovi poli energetici e auspicare una città all’insegna dello “sviluppo sostenibile”. A fine corteo, esibizioni live a Piazza Santa Teresa, con Franco Zuccaro, Malvasia, Pizzicati di Beppe e Donatella, MKS, Mama Roots e Sud Sound System. Conosciamo tutti, almeno a grandi linee, la storia economica della nostra città, caratterizzata soprattutto da un’ agricoltura “secolare” e una pluridecennale industria “pesante”.