Mentre in Parlamento si è votato un decreto legge sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali, fra i quali anche quelli idrici, la Regione presieduta da Vendola ha approvato una delibera che va in direzione opposta. L’acqua è un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato. Con questo principio la regione Puglia sta preparando la sua rivoluzione dell'acqua. La delibera recentemente approvata dalla giunta Vendola è una sfida alla privatizzazione del servizio idrico avviata dal governo nazionale.Mentre il governo nazionale stabilisce che nelle aziende ex municipalizzate la proprietà pubblica dovrà scendere al 30% entro il 2015, la regione ha intenzione di togliere dal mercato la società Acquedotto Pugliese (AQP) e di cambiare il sistema delle tariffe basandolo anche sul reddito familiare. Entro dicembre la Regione Puglia dovrà presentare un disegno di legge ad hoc.
L’Italia spinge l’acceleratore per il ritorno al nucleare. L’attesa mappa dei siti, dove verranno realizzate le nuove centrali entro il 2020 (si parla di tre - quattro impianti), sarà pronta entro primavera. Lo annuncia Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo Economico, durante la trasmissione la Telefonata di Canale 5. In campo per ora, c’è il progetto guidato da una joint venture tra Enel e il colosso francese Edf (Sviluppo Nucleare Italia), per costruire quattro centrali nucleari di terza generazione avanzata, in grado di soddisfare circa il 10% del fabbisogno nazionale. Anche il colosso tedesco E.On sarebbe interessato allo sviluppo del nucleare in Italia, magari in partnership (si è fatto spesso il nome del colosso francese Suez - Gaz de France e dell’utility lombarda A2A), qualora, però, si verificassero le opportune condizioni di stabilità politica.
FASANO – Beni per milioni di euro sono stati sequestrati questa mattina (lunedì 16 novembre) dalla Guardia di Finanza nell’ambito della operazione che ha portato all’arresto di 15 persone, tra cui cinque fasanesi. Le manette sono scattate a conclusione di una lunga e articolata indagine che ha permesso di appurare che i fondi stanziati dal Ministero delle Politiche Agricole ed erogati dalla Amministrazione Provinciale di Brindisi per il tramite della Regione Puglia, per le calamità naturali subite dalle aziende agricole, sarebbero finiti nelle tasche di chi non ne aveva diritto.
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Proprio pochi minuti fa il Presidente del Senato ha parlato dicendo che se dovessero continuare le fibrillazioni della maggioranza è necessario che si ritorni al voto. Fa ridere questa posizione, detta dalla seconda carica dello Stato espressione di una maggioranza politica che vanta più di 100 parlamentari di magioranza. Se non si riesce a governare con una maggioranza tanto bulgara allora due sono le cose, o il Governo è fatto da persone incompetenti o è fatto da persone che hanno tutti da salvaguardare il loro orticello entrando in conflitto gli uni con gli altri per i loro interessi a discapito di quelli generali bloccando l'attività governativa. Io direi metà e metà. Nel caos politico tutto interno alla maggioranza con circa 30 votazion di fiducia in nemmeno 1 anno e mezzo di legislatura, con un Presidente della Camera che si smarca dall'azione di delegittimazione del Parlamento, con un membro del Governo indagato per Camorra arriva la liberalizzazione là dove non serve, nella gestione delle acque che tutti beviamo.
Leggi tutto: Privatizzazione dell'Acqua - Il Governo a pezzi pone la fiducia.
“La storia a distanza di quasi un secolo si sta ripetendo: Brindisi e la Puglia vengono escluse dai veloci collegamenti ferroviari, così come avvenne con la Valigia delle Indie. E’ opportuno intervenire per far sì che la linea dell’alta velocità non si fermi in Campania, ma che in questo spirito di unità nazionale – che lei stesso ha ultimamente rivendicato con orgoglio – possa essere inserito anche questo territorio”: in una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, sollecita un intervento affinché la rete ferroviaria dell’Alta velocità possa prolungarsi sino al Salento dove essa non solo non è programmata, ma neanche progettata.
Treminata pochi minuti fa, la seduta di Giunta regionale. Di seguito, la sintesi dei principali argomenti all'ordine del giorno. La Giunta regionale ha assentito alla richiesta del Comune di Bari per la ricollocazione del finanziamento residuo dell’intervento per l’eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche nell’insediamento di Enziteto, pari a € 2.743.113,09 per la realizzazione dei seguenti interventi:
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