La metropoli di Bari e la Fiera del Levante consolidano e rafforzano le relazioni con Canton, città con cui il capoluogo pugliese è gemellata ormai da 30 anni, terza città della Cina per abitanti (ben 10.700.000) e importanza, la prima sulla costa Sud, capitale del Guandong (regione di quasi 100 milioni di abitanti, la più ricca e industrializzata del gigante asiatico)...
Due milioni di euro all’Università del Salento. Arrivano dalla Regione: il via libera è giunto l’altra mattina dalla prima commissione consiliare. «La Regione - dice Antonio Maniglio, presidente del gruppo del Pd - non abbandona le Università pugliesi e, pur dentro ad un bilancio rigido, destina 10 milioni di euro agli Atenei. L’Università di Lecce avrà un finanziamento di due milioni di euro per questi ultimi mesi del 2009 (Bari ne avrà quattro e Foggia uno); il resto delle risorse (3 milioni i euro) verrà ripartito dalla conferenza regionale dei rettori e ci sarà, pertanto, un ulteriore contributo. Questo ulteriore impegno di spesa a favore dell’ateneo salentino è coerente con quanto fatto nei mesi passati».
Il ministro per l’Istruzione Mariastella Gelmini e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, hanno firmato a Roma un accordo di Programma tramite cui vengono stanziati 22 milioni di euro per il recupero di 1.200 insegnanti precari e 300 dipendenti scolastici della scuola primaria e secondaria. Il piano è promosso dagli assessorati regionali al Diritto allo studio e Formazione professionale, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale e dell’Invalsi (Istituto per la valutazione del ministero dell’Istruzione)
Con deliberazione n. 1480 del 4 agosto 2009, la Giunta regionale ha approvato il Piano di riparto dei contributi per la fornitura dei libri di testo per l’anno scolastico 2009-2010 a favore dei comuni pugliesi, nonché l’approvazione della variazione di bilancio di previsione con l’incremento dello stanziamento dei relativi capitoli del Bilancio regionale.
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Continua ancora la mattanza di giovani vite meridionali per questa guerra che a quanto pare nessuno vuole ma che ancora si fa. Innumerevoli sono le vittime meridionali che, ribadiamo, hanno di loro spontanea volontà scelto di andare in Afghanistan. Posso solo immaginare le motivazioni che spingono alcune persone ad andare in teatri di guerra così rischiosi, motivazioni legate a fattori economici (putroppo ne ho avuto un riscontro diretto) e magari anche a fattori più o meno ideali...