Alla luce dell’avvenuto adempimento di Aqp a tutte le procedure richieste dagli uffici dei competenti Ministeri per l’ottenimento dell’erogazione dei contributi necessari per la realizzazione del potabilizzatore, “non risulta comprensibile – dice Amati nella lettera – il perdurare della mancata erogazione delle risorse in argomento”. L’assessore alla Opere pubbliche specifica inoltre che “L’Acquedotto pugliese, oltre alla quota di progetto a proprio carico pari a 14 milioni di euro, si è fatto carico dell’anticipazione di ingenti somme per il buon esito delle attività costruttive e l’utile prosieguo dei lavori, nella responsabile consapevolezza che ulteriori esborsi rischiano di compromettere la realizzazione di altre opere urgenti e fondamentali per l’alimentazione idrica della Puglia”.

{affiliatetextads 1,,_plugin}“E’ del tutto pacifico – sottolinea infine Amati, richiedendo la convocazione dell’incontro – che l’assegnazione dei contributi Cipe alla realizzazione dell’impianto in oggetto, alla luce dello stato di sostanziale conclusione raggiunto dal relativo procedimento amministrativo, costituisce un credito giuridicamente perfezionatosi e come tale legittimamente rivendicabile”.