{affiliatetextads 1,,_plugin}“Sono a questo punto sconcertato – ha detto Amati - per la totale indifferenza che i Ministri Tramonti e Fitto stanno dimostrando nei confronti dei cittadini pugliesi. Continuare infatti ad ignorare la protesta che ormai da tre settimane stiamo portando avanti attraverso il regolare invio settimanale di telegrammi di sollecito, significa voltare le spalle ai diritti dei cittadini pugliesi nonché ai doveri a cui Ministri della Repubblica dovrebbero adempiere. Mi trovo costretto a ribadire nuovamente che quelli che l’inadempienza del Governo ci sta portando a chiedere con forza sono fondi a cui la nostra regione ha diritto di accesso e che parliamo della realizzazione di un’opera di fondamentale importanza per l’approvvigionamento idrico della Puglia per la cui costruzione l’Acquedotto pugliese è impegnato in base ad un progetto approvato con delibera Cipe del 2006 e finanziato con una assegnazione di contributi pluriennali per 39 milioni di euro”. LA STORIA