{affiliatetextads 1,,_plugin}“Non solo servono subito i fondi per mettere in sicurezza le abitazioni in pericolo di crollo – ha dichiarato Dino D’Amelio, sindaco di Carlantino – Occorre completare la ricostruzione per garantire la prosecuzione e il completamento degli interventi su tutte le abitazioni colpite dal sisma”. A Carlantino, infatti, restano ancora senza interventi i fabbricati di classe B (la prima abitazione con ordinanza di sgombero parziale), di classe C (la prima abitazione senza ordinanza di sgombero) e 32 fabbricati rurali. Intanto, nei giorni scorsi, è stata presentata in Senato un’interpellanza urgente per chiedere al Governo di sbloccare i 60 milioni di euro stanziati un anno fa dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica per la prosecuzione della ricostruzione nel Molise e nella Provincia di Foggia.

E proprio il Comune di Carlantino, così come quello confinante di Celenza Valfortore, è stato tra i paesi più colpiti in Capitanata dal terribile sisma del 2002. Infine, la situazione finanziaria post-sisma è stata aggravata dalla mancanza di fondi per la ricostruzione nella legge Finanziaria 2010. I comuni del cratere foggiani e molisani avevano chiesto circa 100 milioni di euro l’anno per il triennio 2010-2012. Richiesta bocciata dal Governo (info: tuttiacarlantino.blogspot.com).