{affiliatetextads 1,,_plugin}«È un messaggio che vogliamo lanciare ai nostri concittadini — ammette soddisfatto il sindaco — a quanti rimangono in città. I tarantini in questo modo diventano padroni della loro città. Qui potranno venire a prendere il sole, a fare attività ginnica e dipende anche da loro mantenere la zona in buone condizioni. Qui accanto, come tutti sanno, c’è un’antica villa romana che può essere visitata. A maggio inaugurammo la spiaggetta che si trova affianco dopo averla ripulita e resa vivibile. Oggi vediamo che è piena di gente, molti fanno il bagno anche se c’è il divieto di balneazione perché è dentro l’area portuale. Però la spiaggia è chiusa da una scogliera, l’area portuale scatta dopo questa scogliera di protezione. Intanto chi non può spendere soldi per andare negli stabilimenti ha trovato qui una soluzione. All’amministrazione non può che far piacere».

In effetti a giugno e luglio c’è stato il pienone. I servizi sociali del Comune, insieme con l’associazione «Antea», hanno varato intanto un programma molto nutrito per gli anziani. E proprio nell’area inaugurata ieri è prevista l’attività motoria all’aperto sino alla fine di agosto. Poi ci sono escursioni, le uscite in motonave. Il prossimo passo è la realizzazione di un parco giochi per i bimbi. Dall’alto del Lungomare, i due arenili confinanti sembrano una cartolina colorata degli anni ’50. È la rinascita dei lidi cittadini, le spiagge sotto il Lungomare, quelle frequentate da chiunque non abbia voglia e tempo per stare in coda sulla litoranea e soldi da spendere negli stabilimenti. Ieri, dopo la chiusura imposta dalle cambiate abitudini e dall’inquinamento nel 1969, Lido Taranto ha riaperto in tutta la sua vecchia lunghezza.

Cesare Bechis - Corriere.it
04 agosto 2010