Regione Salento? Niente altro che logica di potere e nuove poltrone pubbliche
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E nel Salento non ha ricevuto Berlusconi un bel gruzzolo di voti che, teoricamente, appoggiavano la richiesta di eliminare sia le province che i carrozzoni pubblici? E allora come si sposa questa esigenza di razionalizzazione con la nuova richiesta della destra magliese di creare un altro ente con annessi carrozzoni? Credete forse che la capacità impositiva della provincia leccese (perchè tanto Brindisi e Taranto non hanno alcun interesse a creare una nuova Regione) sia tale da finanziare organi regionali e servizi ai cittadini? Fatte queste dovute osservazioni quindi si può lasciare un invito agli esimi esponenti del comitato "Salento Regione": se proprio volete aspirare a posti pubblici aspettate le prossime elezioni senza inventarvi occasioni per ambire a capi-popolo.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Qualcun altro prima di voi ci ha provato con pessimi risultati. Ricordiamo infatti il referendum promosso dalla destra barese di rendere autonomi dal Comune (per loro attualmente insepugnabile) S.Spirito-Carbonara. Referendum fallito clamorosamente sia in termini di voti espressi con il si e il no all'autonomia, sia con l'affluenza alle urne. Sintomo che forse i problemi dei cittadini non coincidono proprio con la creazione di altre poltrone pubbliche da far occupare dal politico di turno ma sono bel altri. Fare quindi due più due non è poi così complicato. La destra barese non riesce a conquistare il Comune e prova a chiedere l'autonomia di interi quartieri. La destra leccese ha perso il giocattolo regionale e prova a chiedere l'autonomia di tre intere province.
Scommetto che tutti voi conoscete un famoso detto salentino che recita: "quando la volpe non riesce ad agguantare l'uva, dice che è acerba".