"E' questa una vicenda emblematica – ha sottolineato Salvatore Negro, Presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia – che rende improcrastinabile l'esigenza di invertire la rotta e cambiare le regole di quel patto che nelle intenzioni del legislatore doveva essere di 'stabilità e crescita' ma che di fatto frena lo sviluppo economico del territorio".

{affiliatetextads 3,,_plugin}"La situazione che si è venuta a creare è paradossale e sotto alcuni aspetti assurda – ha evidenziato il presidente dell'Udc – mentre le statistiche segnalano un tasso di disoccupazione della popolazione pugliese al 31% e nelle mense Caritas aumentano le presenze di pugliesi che fino a qualche anno fa non avevano particolari problemi economici, chi ha responsabilità politiche di decisione sembra vivere su un altro pianeta e non muove un dito per sbloccare questa situazione".

"Appare incomprensibile al cittadino – ha continuato Negro – il fatto che la Regione Puglia abbia 3 milioni e mezzo in cassa e non possa adoperarli per nuovi investimenti e finanziamenti né per pagare i debiti pregressi.

Tutto questo mentre qualche solone della politica continua ad accusare le regioni del Sud di non sapere o volere spendere i soldi dei finanziamenti europei. Cosa pressoché impossibile finché si farà rientrare nel Patto di stabilità il cofinanziamento delle opere da realizzare".

"Per questa ragione – ha concluso il capogruppo – abbiamo accettato, insieme alle altre forze di opposizione, l'invito del presidente Vendola di partecipare all'incontro tenuto nel pomeriggio di oggi nella sede del Lungomare di Bari. Come Udc, anche a livello parlamentare, da tempo abbiamo dato la disponibilità a fare la nostra parte per una modifica delle regole, convinti di dare un contributo importante allo sviluppo del territorio e ad una più sollecita ripresa economica".

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