{affiliatetextads 1,,_plugin}Iacopino condanna anche la diffusione degli audio degli interrogatori degli indagati: "Questa è una vergogna non solo nostra per la verità - spiega - è una vergogna che dovrebbe riguardare anche qualcuno che ha la qualifica di pubblico ufficiale. Certo noi con un pizzico di senso della misura e del limite in più forse potremmo rifiutarci di fare quello che troppo spesso invece facciamo: la buca delle lettere".