“I singoli progetti presentati da ognuno dei sette comuni – spiega il sindaco di Roseto Valfortore, Nicola Apicella – sono parte di un unico piano per attivare in quest’area una filiera integrata della produzione di materiali eco-compatibili per l’edilizia e interventi di riqualificazione finalizzati a ridurre il consumo energetico. Il piano, inoltre, prevede di aumentare l’efficienza energetica nel maggior numero di edifici, a cominciare da quelli pubblici. In ciascun progetto, si promuovono la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e la filiera energetica forestale”. A Roseto Valfortore sono previsti il restauro e la riqualificazione dello stabile che ospita la locale stazione dei Carabinieri per un importo di oltre 500mila euro.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Anche nel 2010, dunque, Roseto Valfortore si conferma quale “paese a trazione ambientale”: l’anno che ci lasciamo alle spalle, infatti, è stato caratterizzato da realizzazioni e riconoscimenti che riguardano la messa in atto di buone pratiche per la mitigazione del rischio idrogeologico, il potenziamento della raccolta differenziata e la valorizzazione dell’energia da fonti rinnovabili. Nell’ultimo rapporto su “Ecosistema Rischio”, Legambiente ha riconosciuto a Roseto Valfortore di essere tra i migliori Comuni della Puglia per ciò che attiene alle misure di contrasto del dissesto idrogeologico. Grazie al sapiente utilizzo dei fondi derivanti dalla produzione di energia eolica, Roseto Valfortore ha cambiato completamente volto, ponendo le basi per una crescita sia economica che sociale e culturale. Tutto il centro storico è stato oggetto di interventi di restauro e di valorizzazione.

Al Centro visite Mulini ad Acqua, in quattro anni, ma con soli sette mesi complessivi di attività estiva, la piscina comunale ha registrato 15.000 visitatori complessivi, 600 iscritti all’associazione “I Mulini” che gestisce le attività dell’omonimo centro visite, una crescita media annua del 12,5 per cento dei tagliandi d’accesso alla struttura.