“Più di un giovane su tre è disoccupato – dice Aldo Pugliese, Segretario Generale della Uil di Puglia e di Bari - e i tassi analizzati non considerano tutti quei lavoratori in cassa integrazione straordinaria che solo formalmente risultano ancora assunti ma, nella realtà, a strettissimo giro potrebbero rientrare tra i disoccupati. Inoltre, tra gli occupati vengono annoverati lavoratori che hanno un rapporto di lavoro di breve durata o anche part-time con un ristretto numero di ore, persone con un reddito lavorativo estremamente basso, che in alcuni casi si riduce a poche centinaia di euro.

{affiliatetextads 1,,_plugin}E’ evidente – sostiene Pugliese - la necessità di misure reali che possano garantire produzione e, quindi, occupazione. In ogni fase di ripresa economica i lavori pubblici hanno rivestito un ruolo di grande importanza. E oggi, in ragione del patto di stabilità, i lavori cantierizzati e liquidati dagli Enti Locali si riducono di giorno in giorno. Nel 2010 i Comuni e le Province del Mezzogiorno hanno ridotto del 23,2% i pagamenti effettuati rispetto all’anno precedente. Serve un atto di grande responsabilità da parte delle Istituzioni per liberare risorse da impegnare immediatamente. Insistiamo, inoltre, sul ruolo fondamentale che devono rivestire le politiche attive per il lavoro, sia come incrocio domanda-offerta di lavoro, che come qualificazione e riqualificazione dei lavoratori espulsi o a rischio di espulsione dal mercato del lavoro.

In alternativa avremo un numero sempre maggiore di ex lavoratori, cittadini che vivono, anzi sopravvivono in una condizione di forte precariato economico e sociale”.