Il progetto, che vede il comune di Carlantino esempio di solidarietà, è coordinato dalla divisione “Emergenza nord-Africa” del Ministero del Lavoro in collaborazione con il Ministero degli Interni, l’associazione umanitaria “Save the Children”, il comune carlantinese e l’associazione “Mondo Nuovo” gestrice dell’Ostello. Sabato scorso, sono giunti a Carlantino sia i rappresentanti dell’associazione “Save the Children” per verificare le condizioni di accoglienza degli immigrati sia l’assessore alla Solidarietà della Regione Puglia, Elena Gentile. Massima soddisfazione è stata espressa proprio dalla Gentile che in questo progetto ha avuto il ruolo di mediazione fra il Ministero del Lavoro e quello degli Interni con il sindaco di Carlantino, Dino D’Amelio. “Abbiamo dato subito tutta la nostra disponibilità – ha dichiarato D’Amelio – Ci siamo prodigati immediatamente per fornire ai ragazzi la migliore accoglienza e per metterli subito a loro agio.

Il nostro obiettivo – ha proseguito il primo cittadino – nonostante la permanenza degli immigrati sarà solo temporanea, è quello di cercare con loro anche un minimo di integrazione sociale e culturale approfittando del periodo delle feste agostane”. In tale direzione, infatti, va l’impegno di un’associazione di volontariato del posto che nei prossimi giorni coinvolgerà i 30 ragazzi in attività ludiche e sportive svolte insieme ai ragazzi del luogo. “Organizzeremo incontri, feste e gare sportive che metteranno a confronto i ragazzi di Carlantino con i ragazzi che stiamo ospitando – ha dichiarato Ivana D’Amelio, vice-sindaco di Carlantino ed impegnata in questo progetto di inclusione sociale - due culture che entrano in relazione per arrivare ad una vera e propria integrazione sociale. Il raggiungimento di questo obiettivo – ha concluso il vice-sindaco – renderebbe questa esperienza di solidarietà ancora più significativa sia per noi ma soprattutto per questi ragazzi che hanno avuto poca fortuna”.