La Asl Bat ha richiamato la deliberazione n.745/2009 della Regione Puglia, modificata ed integrata dalla delibera n.2477 del 15 dicembre 2009, nella quale si stabilisce che “le Aziende possono avvalersi di una società esterna per l'espletamento dei compiti istituzionali, a condizione che su di essi di esercitino un totale controllo pari a quello effettuato sui propri servizi. In altri termini il soggetto affidatario deve intendersi come una diretta derivazione dell'ente
promotore”.

La costituzione della società in house providing è stata preceduta da un lavoro di studio e di analisi realizzato da un gruppo di dirigenti aziendali coordinato da Felice De Pietro, Direttore Amministrativo Asl Bat: dalle analisi effettuate è emerso che non solo l'internalizzazione non comporta spese aggiuntive per la Asl ma c'è anche un risparmio rispetto ai costi sostenuti in questo momento.

{affiliatetextads 1,,_plugin}La Direzione della Asl Bat ha inoltre richiamato quanto già evidenziato dalla Giunta Regionale nella delibera n.2477/09, in base alla quale “lo spirito della internalizzazione del servizio attraverso la creazione di una società in house providing non si esaurisce nella quantificazione economica – che pure dimostra, appunto, la sua convenienza – ma comprende la qualificazione del servizio, che
rappresenta un obiettivo strategico perseguibile anche attraverso il riconoscimento di una maggiore stabilità del rapporto contrattuale con gli operatori e, conseguentemente, una più diretta identificazione degli stessi nella mission dell'Azienda Sanitaria”.

“Attraverso il processo di internalizzazione – dice Rocco Canosa, Direttore Generale Asl Bat – viene resa giustizia alla dignità dei lavoratori e viene rafforzato il senso di appartenenza del personale adibito a tali delicate attività. Nel personale cresce la consapevolezza di partecipare ai percorsi di cura, a beneficio della qualità dell'assistenza resa ai pazienti”.