Il centro studi Aldo Moro sceglie Vendola
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- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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- una scelta coraggiosa perché si oppone a quanti, sviluppando un pensiero sostanzialmente unico ed impermeabile al confronto, hanno ritenuto opportuno dar precedenza ad un pasticciato sistema di alleanze, preferendo palesemente la quantità dei voti alla qualità dell’operato politico;
- una scelta di continuità con quanto fatto fin ora dal Governo della Regione Puglia: noi pensiamo che Nichi abbia governato bene e senza ipocrisie lo riconfermiamo alla guida della nostra Regione senza se e senza ma. Noi siamo anche convinti che molto è stato fatto e fatto bene: pensiamo alla stabilizzazione dei precari nel settore della salute; alle politiche giovanili – Bollenti Spiriti, Principi Attivi, Patto Etico – che sono all’avanguardia a livello nazionale; agli investimenti sulle energie rinnovabili – come il fotovoltaico; la dura lotta per mantenere bene pubblico l’acqua che ogni giorno beviamo; gli investimenti sulla cultura come il progetto “Teatri Abitati – residenze teatrali in Puglia” e l’Agis Card; le agevolazioni sui costi del biglietto per i pendolari e gli studenti sui treni; la battaglia per far riconoscere la L. 109/1996 sui beni confiscati alle mafie. Se volessimo restringere il campo a Terlizzi molto è stato fatto: potenziamento della “Ferrotramviaria” con nuovi treni, nuove stazioni, nuove corse; finanziamenti che hanno permesso alla Pinacoteca “Michele de Napoli” di poter essere riaperta; ma molto è anche in cantiere: i finanziamenti per il teatro “Vito Giuseppe Millico”; gli 8 milioni di euro per il ponte e il sottovia di Terlizzi; i finanziamenti per il “Mat”;
{affiliatetextads 1,,_plugin}- una scelta lungimirante perché tanto ancora Nichi può dare a Terlizzi e alla Puglia;
- una scelta di cuore e passione.
Il Centro Studi Politici “Aldo Moro” vota Nichi Vendola alle Primarie di domani e invita anche tutti i terlizzesi e i pugliesi che condividano la nostra ragionata riflessione a fare lo stesso, perché noi la politica la facciamo non per lavoro, non seguendo i diktat di alcuno, non per professione, ma con sentimento e passione».