TARANTO - Il Comune di Taranto brucia i tempi e passa direttamente alla richiesta di risarcimento danni all’Ilva. La strategia annunciata appena dieci giorni fa dal sindaco Ezio Stefàno è cambiata. Non più un esposto alla procura per avviare l’indagine e identificare gli inquinatori ai quali poi indirizzare la richiesta di indennizzo, ma azione diretta contro Emilio Riva. Nell’ottobre del 2005 fu condannato in Cassazione con sentenza definitiva perché riconosciuto colpevole di «getto pericoloso di cose e imbrattamento». La magistratura, quindi, un inquinatore l’ha già identificato e sanzionato. La svolta s’è avuta avant’ieri sera, alla vigilia del consiglio comunale chiamato a decidere sull’azione contro Ilva, quando l’ufficio legale del Comune ha informato il sindaco di aver predisposto «gli atti finalizzati all’azione di risarcimento del danno correlati alla sentenza della corte di cassazione».
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Presentato ufficialmente il progetto "Made in carcere". Da oggi le borse prodotte nella casa di reclusione femminile di Trani sono realtà. Di seguito riportiamo le dichiarazioni del Cav. Giovanni Pomarico, Presidente del gruppo Megamark e del Presidente della regione Puglia Nichi Vendola.Pomarico: "La borsa genera la vita, genera l'entusiasmo e la voglia di voler vendere dei prodotti che portino dentro il cuore di chi le ha fatte. Siamo sicuri del successo di quest'iniziativa, che già sta riscuotendo molto interesse tra i nostri clienti. Per ora sono 40 punti vendita ma siamo sicuri che aumenteranno. Le borse avranno un prezzo molto ridotto e dovolveremo l'intero incasso per finanziare ques'opera di inserimento sociale. Sono molte l'iniziative fatte dal nostro gruppo, già commercializziamo i prodotti alimentari realizzati nella casa circondariale maschile di Trani. Questo è il nostro impegno e la nostra volontà"
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"L'articolo 9 della nostra Costituzione recita 'la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica'. La cultura e la ricerca scientifica sono considerati diritti fondamentali, ma come si possono garantire questi beni primari senza opportuni investimenti?". Nichi Vendola, portavoce nazionale di Sel, nell'annunciare il sostegno di Sinistra Ecologia Liberta' alle mobilitazioni di questi giorni nelle universita' italiane, ricorda cosi' che "l'Italia e' l'unico paese europeo che ha diminuito i finanziamenti pubblici. Le finanziarie del governo Berlusconi hanno tagliato risorse economiche nei settori della scuola, dell'universita' e della ricerca, fino al punto di negare nei fatti questi diritti".
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Manfredonia – LE notizie spiacevoli che giungono dal fronte afgano e l’indebolimento dell’euro rimandano alla decisione delle commissioni difesa di Camera e Senato che hanno approvato, lo scorso aprile, in via definitiva l’acquisto dalla statunitense Lockheed Martin di 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter, F35. Cacciabombardieri che sostituiranno, entro il 2026, i velivoli in dotazione alle nostre Forze armate. Spesa ipotizzata 15 miliardi di euro, che si aggiungono ai 7 miliardi già destinati per 121 Eurofighter Typhogon, caccia di fabbricazione europea. Una corsa alla difesa che non ha ottenuto la giusta attenzione dei grandi media, iniziata nel 1996 con il consenso di tutti i governi che si sono succeduti in questi anni.
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L’Università come risorsa straordinaria per lo sviluppo del Paese e come fattore fondamentale di crescita del Mezzogiorno. È stato questo il cuore della discussione sviluppatasi nel corso dell’incontro fra i ricercatori delle università pugliesi ed alcuni Rettori delle stesse con l’Assessore Regionale al Diritto allo Studio Alba Sasso, ed il sen. Procacci, della Commissione Cultura del Senato. “Investire in cultura e ricerca è il miglior modo per investire sul futuro delle giovani generazioni”, ha affermato nel corso del suo intervento l’assessore Sasso. “lo spirito del disegno di legge del Ministro Gelmini risponde invece ad una visione dell’investimento in cultura come costo improduttivo. In base a questa logica, si procede a tagli indiscriminati, che mortificano le intelligenze, e negano ai giovani un futuro”.